“Il sindaco pro tempore di Sermoneta ha “comunicato” sui social che si è svolta in comune una riunione del Comitato dei Sindaci del Distretto Socio-Sanitario Latina 2 (Latina, Sabaudia, Pontinia, Sermoneta, Norma) per lavorare ad iniziative nel campo dei servizi sociali, fasce deboli, disabili, anziani. Si legge che è stato discusso uno schema di convenzione con il Distretto Latina 3 per l’utilizzo dei fondi del PNRR, la programmazione territoriali dei Fondi di inclusione persone con disabilità, residenza fittizia persone fragili, investimenti nei servizi sociali. Che era necessario mettere mano alla Programmazione dei Servizi Socio-Sanitari del Distretto Latina 2 lo abbiamo segnalato e proposto almeno in due occasioni: nell’estate 2023 con una Mozione presentata in Consiglio dal Consigliere Agostini, nella quale si proponeva di discutere delle esigenze della Comunità e le azioni da intraprendere; 15 giorni orsono con un intervento di Cittadinanza Attiva e Sermoneta Protagonista, nel quale si invitava, ancora una volta, a discutere pubblicamente dei problemi del Settore, il Piano 2024-2026, la ricaduta nel territorio dei fondi PNRR. A queste due proposte-sollecitazioni, l’attuale maggioranza (tutta, da quella eletta nel 2019 a quella aggiunta) ha risposto prima bocciando ogni possibilità di discussione in Consiglio e, successivamente, negando anche il diritto a parlare dell’argomento, arrivando anche ad insultare chi lo ha proposto. Ora, due settimane dopo, con fare propagandistico sui Social, il sindaco “comunica” che ha incontrato gli altri sindaci del Distretto, non si capisce se informalmente o informalmente, e discusso del destino di un intero settore e i diritti di migliaia di cittadini. Ammettendo quindi che parlare delle problematiche del settore socio-sanitario era giusto; che questo non è però permesso né al Consiglio Comunale, né alla Commissione Consigliare competente, né alla Cittadinanza, alle Associazioni.
Già nel 2021 è stato firmato il Piano 2021-2023 senza consultare nessuno, è stato deciso che l’unica struttura in questo territorio dovesse essere il Poliambulatorio di Latina Scalo e, oggi, si continua ad arrogarsi il diritto di decidere per tutti. Una visione della Pubblica Amministrazione elitaria e arrogante che dovrebbe far riflettere tutti i consiglieri comunali e i cittadini, espropriati dal poter proporre e decidere su temi di programmazione che spettano di diritto al Consiglio e a tutti. Noi abbiamo già proposto e riteniamo che: una popolazione di 30 mila residenti in questo territorio non può avere una sola struttura di assistenza, che ci debba essere anche a Sermoneta un Poliambulatorio dove garantire (h24): la prenotazione delle visite specialistiche, la presenza dei Medici e dei Pediatri di base, un Pronto Intervento almeno per i codici lievi, l’Infermiere di Comunità, il Coordinamento e la sede degli interventi specialistici e dedicati alle persone fragili. I Cittadini di Sermoneta non sono di serie “B”, “sudditi” a cui limitarsi a “comunicare” quello che nel palazzo si fa o decide ( quando non si tratta di propaganda), ma Cittadini di serie “A” che hanno il pieno diritto di decidere il loro futuro, in qualsiasi modo la pensino. Riprendiamoci il “diritto di decidere”. Così in una nota gli esponenti delle associazioni Cittadinanza Attiva e Sermoneta Protagonista.
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