“Faccende Complicate” è tutto quello che Valerio Lundini non aveva ancora pensato di proporre, ovvero una serie di inchieste sui lati più assurdi della realtà che ci circonda. Un originale viaggio di 10 puntate per intervistare personaggi comuni e raccontare storie che riguardano tutti molto da vicino, dove il comico e conduttore romano è testimone delle “faccende complicate” che coinvolgono gli italiani da nord a sud, ma anche al di fuori dei confini nazionali. Mission della produzione, dichiarata dal Direttore Rai Direzione Contenuti Digitali e Transmediali Maurizio Imbriale, è quella di intercettare la generazione Z in tutti i suoi linguaggi con una figura di grande spessore come Valerio Lundini, reduce dal successo televisivo nel programma “Una pezza di Lundini”. L’idea è che il pubblico nello zapping televisivo si trovi dinanzi ad un programma visivamente nuovo e non ad un bis di “Una pezza di Lundini” .
Tra le anticipazioni delle prime 3 puntate, in esclusiva da domani su RaiPlay, la storia dal titolo “Quel gioco che ricorda la dama” di Edoardo Bonelli, un ragazzo disabile che deve molto al mondo degli scacchi per averlo aiutato a superare il trauma, ma un po’ meno a Lundini che lo iscriverà ad un torneo di scacchipugilato. È Simona Ercolani, CEO e Direttrice Creativa Stand By Me, a specificare come questa serie itinerante rappresenti la realtà vista con gli occhi, le mani e la bocca di Valerio Lundini nel ruolo di interprete, scrittore, autore e regista. Non è un programma di intrattenimento puro ma piuttosto un turning point di un nuovo tono di Valerio Lundini con il suo stile fuori dagli schemi rispetto agli standard, televisivi e non.
Tra il nonsense e il surreale, Lundini spazia, indagando a modo suo la vita degli studenti stranieri in Italia, o come nasce un successo discografico, le tradizioni culinarie italiane e i segreti delle persone di bell’aspetto, ma anche le difficoltà e le peripezie della vita di tutti i giorni. Un genere indefinibile, tra palco e realtà che farà riflettere su grandi temi delicati, toccati con delicatezza e profondità rara da Valerio Lundini, insomma “ti viene da ridere ma qualcosa nel profondo ti smuove”. Il titolo, oltre ad avere una disturbante cadenza cacofonica, è in linea con l’andamento del programma: faccende che nascono complicate e lo diventano sempre più, perché infondo, i finali troppo allegri sono prevedibili nella commedia.






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