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Lettura: SEZZE, dieci anni dalla scomparsa di Vittorio Reginaldi: il ricordo
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Mondoreale > Blog > Speciali > SEZZE, dieci anni dalla scomparsa di Vittorio Reginaldi: il ricordo
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SEZZE, dieci anni dalla scomparsa di Vittorio Reginaldi: il ricordo

Ultimo aggiornamento: 19 Novembre 2023 9:35
Redazione Pubblicato 19 Novembre 2023
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Sono passati già dieci anni dalla scomparsa di Vittorio Reginaldi, molto conosciuto ed apprezzato in tutta la città di Sezze e non solo. Per questa occasione, che sebbene triste permette di ricordare una figura importante per la comunità, i suoi familiari hanno voluto rendergli un piccolo omaggio, che il nostro giornale è lieto di ospitare. Nato a Sezze il 15 febbraio 1944 in una famiglia umile da Abondio Reginaldi, da tutti conosciuto come Peppe, una guardia campestre, mentre la madre Stella Caschera si occupava del focolare e dei numerosi figli, nove in totale. Fin da ragazzo dimostra una passione per l’edilizia, che diventerà il suo unico mestiere. Nel 1965, esattamente il 14 febbraio giorno di San Valentino, si sposa con Pia Salvati e nel mese di agosto insieme partono migranti verso la Francia, Lione, dove due anni dopo nel febbraio del 1967 nasce il loro primogenito Fabrizio e nel maggio del 1968 Roberto. La famiglia resterà in Francia fino al 1975 dopodiché si decide di rientrare in patria.

In Francia aveva raggiunto un’ottima posizione nel campo delle costruzioni lavorando per un’impresa molto grande e conosciuta oltralpe, da semplice muratore in pochi anni ricoprì il ruolo di capo cantiere per poi essere aiuto assistente. Tornato in Italia continua nel campo della edilizia avviando una piccolissima impresa, poi nel 1978 apre la rivendita di edilizia. Sono gli anni del boom edilizio, anni d’oro, e tantissimi sono stati i traguardi raggiunti. Nel 1978 arriva anche il terzogenito, Marco. Ricordato come un uomo sempre disponibile con tutti, ancora oggi molte persone sottolineano la sua generosità e l’aiuto fornito per realizzare le proprie abitazioni. La sua generosità si è estesa anche nel mondo sportivo e tutti ricorderanno il suo impegno nel ciclismo e soprattutto nel calcio, sia per la società La Setina, sia per il Roccagorga Calcio, del quale è stato addirittura presidente onorario.

Nel 2013, il 2 luglio giorno di San Lidano, dopo vari accertamenti medici la diagnosi non dà scampo, cancro ai polmoni. Il 19 novembre 2013 alle ore 19:50 Vittorio Reginaldi lascia la vita terrena per raggiungere la casa del Padre celeste lasciando nel dolore e sconforto quanti lo hanno amato. Nel giorno dei funerali svolti da don Nello presso la Chiesa San Carlo di Sezze scalo, nonostante la pioggia battente, migliaia di persone lo hanno accompagnato nel suo ultimo viaggio. Tanta era la folla che fu obbligatorio, per le forze dell’ordine, deviare il traffico. Diverse decine furono le corone di fiori e centinaia i mazzi di fiori verranno portate nel cimitero monumentale di Sezze. A dieci anni dalla sua scomparsa, tantissimi portano vivo il ricordo di una persona umile e onesta come pochi.

Un aneddoto del figlio Roberto ricorda la sua reazione alla scelta del figlio di occuparsi di politica: “Mio padre non era politico, cioè uno che seguiva la politica, e non era contento che io facessi politica. Fece del tutto per impedirmi di farla. Forse perché ero di destra. Sia ben chiaro, mio padre non era comunista ma neanche di destra soprattutto estrema, a lui piaceva la libertà, il lavoro, forse era un democristiano che certamente non amava la violenza. Però era fiero di me, fiero di un figlio che ricopriva un ruolo così importante, perché lui aveva rispetto per le istituzioni. Mai l’ho sentito parlar male o di bene nei confronti di un politico sia questo di sinistra o destra”.

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