“La giornata del 25 novembre sia tutto l’anno, tutti i giornie a tutte le ore. Non basta una volta ogni 12 mesi per favorire una crescita culturale in opposizione a qualsiasi forma di sopruso e discriminazione contro le donne. La violenza di genere rappresenta un’emergenza ampia, diffusa, strutturale, un triste fenomeno che si ripete quotidianamente con stalking, minacce, aggressioni e femminicidi:per questo motivo quotidiane devono essere le iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, fino a quando non si riuscirà ad arginarlo. Siamo stanche di manifestare il nostro disappunto solo il 25 novembre e di sentirci donne solo l’8 marzo: tutti i giorni una di noi viene minacciata, maltrattata, o peggio ancora uccisa, e tutti i giorni dobbiamo impegnarci a diffondere la cultura del rispetto. Ma serve un impegno vero e urgente da parte di tutti, con iniziative e attività di sensibilizzazione senza tregua, fino a quando non assisteremo ad un vero miglioramento della condizione femminile.
Informare, educare e prevenire e nelle famiglie, nelle scuole, nei luoghi di lavoro: insegnare alle future generazioni il rispetto, il dialogo, la comprensione. Serve una rivoluzione culturale, ma per farla è necessario uno sforzo collettivo. Non si può più attendere. La tutela delle donne vittime di violenza deve diventare una priorità assoluta. Solo insieme si scalano queste montagne e solo insieme riusciremo a sconfiggere questofenomeno odioso, strutturale, pervasivo e,purtroppo, ancora ampiamente diffuso, come la cronaca non smette di ricordarci“. Lo dichiara, in una nota, la Presidente di Associazione Valore Donna Valentina Pappacena.




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