Il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli è sicuro che la “sovrana strada” della terra pontina abbia tutti i requisiti per ricevere un’importante riconoscimento. Al fine di conferire carattere all’iniziativa che vuole rendere la via Appia un bene patrimonio dell’UNESCO scrive in una lettera: «Le ultime settimane hanno rappresentato un momento di fervore per il territorio del Lazio Meridionale: la visita dell’ICOMOS – International Council on Monu ments and Sites – sul nostro territorio ha catalizzato l’impegno di molti Comuni nel mettere in luce l’immenso lavoro che negli ultimi mesi è stato realizzato per collaborare alla candidatura della Via Appia a patrimonio dell’umanità. A questi voglio unirmi, in qualità di presidente della Provincia di Latina, per dar seguito a un progetto di governance territoriale che ha rappresentato una novità non solo a livello locale, ma anche regionale e nazionale, dimostrando il valore ricavato dalla sinergia di un’intera provincia. Con il nostro ingresso nel protocollo di intesa “Via Appia. Regina Viarum.”, istituito per il riconoscimento dell’omonima strada nella lista del patrimonio UNESCO, abbiamo scelto di affiancare il Ministero della Cultura istituendo una cabina di regia costituita da 13 comuni del territorio (Cisterna, Latina, Nor ma, Sermoneta, Sezze, Pontinia, Terracina, Monte San Biagio, Fondi, Itri, Formia, Gaeta e Minturno). Con questa, la candidatura è stata declinata in funzione di accrescere la consapevolezza verso un sito archeologico che riesca a collegare da nord a sud il territorio pontino.È così che nasce “Via Appia. Regina Viarum. L’eredità latina candidata UNESCO”, un progetto che, coordinato dalla nostra amministrazione provinciale, dall’Ente di Area Vasta e dai comuni del territorio, ha dato vita a più di 20 diversi eventi ai quali hanno preso parte circa 8.000 partecipanti di tutte le età per apprendere la storia e la cultura di questa straordinaria strada millenaria. L’uomo difende ciò che ama e ama ciò che conosce: per noi la Via Appia sarà veicolo di costruzione sociale e di implementazione economica. Vogliamo coinvolgere le scuole, per far conoscere ai cittadini più giovani le radici della propria terra; ma vogliamo anche costruire un itinerario che richiami l’interesse turistico, coinvolgendo in esso espressioni associative ed economiche del territorio. Con la determinazione dimostrata da tutti i Comuni coinvolti e l’unità territoriale realizzata dall’amministrazione provinciale, continueremo a lavorare affinché questo nostro auspicio potrà presto concretizzarsi».




Devi effettuare l'accesso per postare un commento.