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Lettura: ARTE, a Modena la quindicesima edizione di “Periferico”
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ARTE, a Modena la quindicesima edizione di “Periferico”

Ultimo aggiornamento: 28 Settembre 2023 20:58
Antonella Rizzo Pubblicato 28 Settembre 2023
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Torna a Modena, a partire dal 13 ottobre, “Periferico Festival”. Si svolge quest’anno la quindicesima edizione della manifestazione internazionale che porta l’arte nello spazio urbano e che ci accompagnerà per tre fine settimana fino al 29 ottobre. “Periferico Festival”, evento che fa parte delle manifestazioni promosse dal Ministero della Cultura, riprenderà la sperimentazione e ricerca artistica attivata già dalla scorsa edizione sul tema del Presente!. Riprendendo il pensiero di Diana Taylor, autrice di “¡Presente!” ed esperta statunitense di studi sulla performance, in questa edizione 2023 si attraverseranno declinazioni possibili dell’attivismo politico e culturale a cui l’esortazione richiama, incontrando linguaggi e formati dedicati ai luoghi e alle comunità. Un festival partecipato e partecipativo in cui la conoscenza non è qualcosa da raccogliere ma un processo tra il conoscere e l’agire con gli altri. Al centro della XV edizione c’è il tema della voce: quella dei luoghi, delle comunità, la voce come espressione unica legata alla specificità e al prendere parola nello spazio pubblico. Installazioni, performance, concerti, incontri e rappresentazioni teatrali invaderanno strade e spazi non convenzionali di Modena. Le pratiche performative site-specific, volte ad abitare luoghi non teatrali con interventi che valorizzano gli spazi e i loro significati, avranno come ospiti grandi nomi italiani e internazionali. «Periferico mobilita un’idea di città fluida e policentrica, a ritmo di cammino e di bicicletta, in un tempo disteso in cui le distanze si colmano un passo alla volta. Un festival che da sempre riverbera in spazi altri: inventa luoghi di ascolto nelle piazze, si ferma a contemplare l’architettura metafisica di un cimitero, rimbomba nell’eco del soffitto a volta di un’officina artigiana, osserva il trascorrere del tempo apparentemente immobile nel cuore della dismissione industriale, batte nel cuore di una donna sola che cammina per strada di notte, sale le rampe di un vecchio condominio che ci rimanda a un tempo in cui il binomio di edilizia popolare e qualità urbana fondava nuove narrazioni dell’abitare» spiegano le curatrici del Festival Federica Rocchi e Serena Terranova. Tra le novità di quest’anno troviamo il disegnatore Stefano Ricci, noto a livello internazionale, che porta a Periferico un evento unico pensato insieme ai disegnatori Ahmed Ben Nessib e Omar Cheikh: Diquadilà affronta il tema della migrazione in una mostra di disegni e un concerto finale. Altro nome che si muove tra l’arte visiva e quella performativa è l’artista internazionale Francesca Grilli, che con la sua performance Sparks ribalta le regole genitoriali dando ai bambini il compito di prendersi cura degli adulti. Parleremo di sessualità invece con Caterina Moroni e un gruppo di donne anziane pronte a trattare il tema senza tabù, attraverso lo spettacolo Mettiti al riparo. Ti amo. Il mover, performer e musicista Fabrizio Saiu invaderà le strade di Modena insieme ad alcuni atleti di parkour per una corsa urbana dinamica e musicale. Tratteremo il tema della sicurezza delle città di notte per le donne con l’artista interdisciplinare e performer Valentina Medda. E poi ancora con la giornalista e saggista Maria Nadotti vedremo come dalla pratica dell’intervista si può arrivare ad una forma di conoscenza profonda. Con la drammaturga e regista Tolja Djokovic e l’attrice Aura Ghezzi approfondiremo la relazione che si forma tra scrittura, letteratura e la dimensione intima di una casa privata. Chiara Guidi della Socìetas, nome di punta della ricerca vocale in Italia, ci porta dentro le parole di Philip K. Dick, coinvolgendo 18 performer in un appuntamento nel quale mette a frutto il proprio metodo di composizione materica della voce. Parleremo anche di come festival ed eventi culturali abbiano un impatto positivo sulla città ospitante, insieme al Collettivo Amigdala e Kilowatt, un gruppo di professionisti che opera nei settori dell’innovazione sociale, dell’economia circolare, della comunicazione e della rigenerazione e che – da uno studio fatto proprio a partire da Periferico Festival – hanno lavorato sugli effetti qualitativi che questi eventi generano sul welfare cittadino. Con la performance interattiva del gruppo artistico olandese Building Conversation verranno scelti e trattati temi e conflitti che molto spesso dividono il pensiero della società, durante l’appuntamento il pubblico sarà guidato dagli artisti a prendere una posizione sia a livello verbale che fisico. Chiude la programmazione Salvo Lombardo, con due performance che prevedono il coinvolgimento di altri artisti, in un’ottica di condivisione dei formati performativi come espressione di nuove forme di alleanza. E ancora, torneranno con nuovi progetti e pratiche performative i compositori olandesi Rob Strijbos e Jeroen Van Rijswij, già ospiti nelle scorse edizioni del festival, che tramite un percorso interattivo coinvolgeranno il pubblico con QR Code e performance musicali. Ritroveremo anche il collettivo artistico Corps Citoyen, basato tra Tunisi e Milano, che riportando l’esperienza di cittadini modenesi, nativi e non nativi, affronterà il tema della memoria della città. La danzatrice solista Teodora Grano, con una breve performance, ci mostrerà come viene rappresentato nelle sue diverse sfaccettature il concetto di figlia. Con la coreografa Elisabetta Consonni e l’architetta Silvia Tagliazucchi vedremo l’evolversi dello stato di un luogo dismesso e anche come le persone cambiano dopo aver lasciato quel posto. Insieme a loro tante altre grandi figure del mondo dell’arte, della danza, del teatro e della musica come la garage band Westfalia, Elli De Mon, Teodora Grano, Alessandro Bosetti e tanti altri.

Tutto il programma su: collettivoamigdala.com

 

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