In occasione delle “Giornate europee del Patrimonio”, nell’ambito delle iniziative culturali promosse dall’Associazione Italia Antica, sabato 23 e domenica 24 settembre 2023 si è svolta una interessante rassegna di contributi all’insegna della scrittura, lettura e soprattutto riflessione sul tema “Memoria dei Rutuli, Appartenenza alla Terra, Cittadinanza e Legalità”, oltre alla visita a due importanti monumenti ardeatini (l’Oratorio Ipogeo Cristiano ed il complesso archeologico del Foro romano di Casarinaccio) all’evento hanno dato un apporto anche le associazioni: Excalibur, Venere/Venus Ardea, Mood, Latium Vetus e il Comitato ‘Ardea birota’, . All’ incontro curato dalla Presidente della Associazione Culturale, Sonia Modica, sono intervenuti Costantino Masia che ha approfondito il tema della “Appartenenza alla Terra e Cittadinanza” e Sergio Madonna, che ha esaminato il tema “Paesaggio fisico e sviluppo degli insediamenti: geologia del territorio di Ardea”. Nell’ambito di un progetto di ‘gestione civica partecipata’, è stato possibile, a cura di Giuseppe Cinelli, responsabile culturale dell’Associazione Excalibur animare la visita all’Ipogeo Cristiano di S. Angelo, mentre Fabio Ferri dell’Associazione Filarmonica “Città di Ardea”, illustrava gli importanti monumenti risalenti all’Epoca Romana. L’iniziativa “Il Turno dei Libri” ha esordito nel maggio 2021 al Parco Rielasingen, con una rassegna culturale dedicata alla storia e alle origini della città di Ardea, occasione in cui si è presentato il libro “Ardea tra Mito e Storia”, curato da Enzo Avanzi (già docente di diritto del lavoro all’Università di Pisa), e dalla dott.ssa Modica, e Giuseppe Cinelli.
In questa terza edizione l’evento introdotto sotto il profilo storico dall’archeologa Chiara Della Valle è stato supportato da un allestimento documentario con repertorio fotografico sulla Storia di Ardea e sui suoi monumenti, così come il contributo su ‘Storia e produzioni enogastronomiche locali’ all’interno di un progetto proposto con la Pro Loco e Arsial. La presentazione di Celeste Ingrosso ‘scrittrice in terra rutula’, ha fatto conoscere un’autrice che unisce la volontà di accompagnare il lettore con l’esigenza di muoverlo in viaggi che non sono solo geografici ma anche e soprattutto emozionali (il rapporto con gli altri e la terra) e spirituali (verso la ricerca di senso, in sé e nel mondo). Empatia e un pizzico di carisma personale con la curiosità di chi esplora lasciando al centro l’oggetto di interesse. Cruciali gli approfondimenti dei due relatori: nel primo giorno del Convegno, il Dott. Costantino Masia ha affrontato il tema delle infiltrazioni e collusioni mafiose nel territorio e di come queste criticità condizionino un sano sviluppo delle risorse locali, nonostante le potenzialità del territorio e il grande impegno di molti per migliorare il contesto. Nella seconda giornata, il geologo Sergio Madonna ha delineato l’inquietante interrelazione tra l’invadenza antropica ed il dissesto naturale sia idrogeologico che paesaggistico.
Il Consigliere Antonio Anastasio ha riferito a nome del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale interesse e soddisfazione per un evento finalizzato a valorizzare l’importante patrimonio archeologico di Ardea a tutt’oggi poco conosciuto e inadeguatamente proposto come rilevante ed eccellente risorsa turistica del territorio. Gli organizzatori hanno dichiarato la propria soddisfazione: “ l’evento – ha sottolineato la Presidente, Sonia Modica – è solo il primo di una serie di attività di incontro coi cittadini e tutti gli interessati alla conoscenza e tutela/valorizzazione del nostro patrimonio storico/archeologico- culturale-ambientale; abbiamo già condotto, con grande soddisfazione e risultati, percorsi di formazione per docenti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado; vogliamo, anche fuori dalle aule della formazione ufficiale, trasmettere valori e contenuti del nostro immenso patrimonio culturale, quale memoria materiale e immateriale’.
“Vogliamo promuovere il senso della cittadinanza attiva e della cultura della legalità -ha ricordato Costantino Masia -, attraverso l’esperienza di figure di riferimento in grado di diventare modelli con cui potersi identificare; ricordare che è necessario assumersi delle responsabilità, che, in particolare per i giovani in crescita, si ha diritto all’errore, ma anche alla correzione, sviluppando in sè la coscienza civile e la convinzione che la legalità conviene e che, laddove ci sono partecipazione, cittadinanza, diritti, regole, valori condivisi, non ci può essere criminalità: la legalità è un’opportunità in più per dare senso al futuro”. Il richiamo ai valori educativi è stato espresso anche dal Chiara Della Valle: “La soddisfazione per l’andamento delle giornate, soprattutto per quanto riguarda gli esiti di pubblico, non di facile coinvolgimento su temi percepiti come distanti dal vivere quotidiano e riservati a categorie di ‘specialisti’ eppure così determinanti per la nostra vita, anche se non ce ne accorgiamo in modo evidente, è un fatto che rinforza il progetto di proseguire nella volontà di aprire ad un pubblico di ‘non addetti ai lavori’ giornate dedicate, come quelle rivolte al patrimonio”.
Anche chi è stato protagonista della ‘gestione partecipata’ come lo studioso locale Cinelli, ha rimarcato la soddisfazione: “Sono veramente gratificato – ha dichiarato lo studioso Cinelli – che il mio, forse per alcuni maniacale, interesse e impegno a far conoscere l’Ipogeo Cristiano di S. Angelo, gioiello di misterica forza ed espressività, abbia oggi ricevuto la dovuta considerazione nell’ambito di questo evento organizzato e curato da Italia Antica, un’Associazione di eccellenza che da anni opera nel mondo della ricerca archeologica e storica”. Dopo la proficua conversazione che ha seguito l’accurata visita, si è proposto di pianificare un progetto di intervento da proporre all’Amministrazione Rutula per salvare immediatamente gli affreschi e rendere più fruibile l’importante risorsa archeo-turistica. A seguito dell’intervento di restauro del 2011, la cui discutibilità per alcuni sarebbe nell’intervento riempitivo di alcune sezioni danneggiate, azione che avrebbe condizionato e, forse, stravolto il primario impianto iconografico, l’idea sarebbe di promuovere un intervento per rilevare e approfondire il palinsesto pittorico originario dell’affresco.




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