ROMA, il fotografo apriliano Fabrizio Tedeschi in mostra alla Galleria Spada
Dal 1 febbraio al 27 il fotografo apriliano Fabrizio Tedeschi esporrà tre opere nella mostra “Prospettive. Fotografare la Galleria Spada”, che si terrà dal 1 al 27 febbraio 2023 negli spazi dell’illustre collezione barocca di Piazza Capodiferro. Nato all’interno di un progetto sulla documentazione fotografica dei beni culturali ,“Prospettive” è un esperimento che ha coinvolto l’Accademia di Belle Arti Rufa di Roma. Lavorando sia nella quadreria che nel Giardino Segreto, dove si trova la celebre Prospettiva del Borromini, gli studenti hanno potuto documentare opere e spazi e hanno anche potuto sviluppare una personale interpretazione di un museo così ricco di spunti e dettagli, dedicando particolare attenzione al tema delle superfici, dei materiali e della luce. E naturalmente delle prospettive. Marmo, legno, tele, intagli e dorature sono diventati così il soggetto delle immagini, tanto da restituire quasi una dimensione tattile, uno strato materico che si aggiunge a quello visivo. L’incontro con la Galleria Spada ha dato luogo a un ulteriore e stimolante sviluppo: quello di realizzare una mostra, fatta di calibrati interventi installativi di immagini all’interno del percorso museale, istituendo un dialogo tra le fotografie realizzate e gli spazi del museo. Attraverso un gioco di rimandi e riflessi, se da una parte si è cercato di “nascondere” le fotografie nelle sale tra gli arredi barocchi, dall’altra le si è lasciate emergere attraverso il contrasto dato dai supporti utilizzati, come il plexiglass e il pvc. Il catalogo pubblicato in occasione della mostra, realizzato e coordinato dal docente David Mozzetta, raccoglie non soltanto le opere esposte, ma anche una più ampia selezione delle fotografie eseguite nel corso del progetto presso la Galleria Spada. La collaborazione tra RUFA, la Direzione Musei Statali Roma e ICCD, rispettivamente guidati da Mariastella Margozzi e da Carlo Birrozzi, nonché con la Galleria Spada diretta da Adriana Capriotti, ha trovato attuazione attraverso un progetto portato avanti dal docente Giorgio Di Noto.