I tempi sono davvero cambiati un po’ in tutti i campi in questi ultimi decenni. Anche nel calcio, soprattutto quello professionistico, in cui si è andati incontro a profondi stravolgimenti delle normative che lo governano, con FIGC, Lega Serie A, UEFA e FIFA prime protagoniste.
È iniziato da poco il primo mondiale di calcio per nazionali che si giocherà d’inverno in Qatar. Nessuna sorpresa, a parte il calendario sportivo di club stravolto e le legittime proteste di molti per le politiche sui diritti umani non riconosciuti dal paese ospitante; l’organizzazione di eventi sportivi così complessi non lascia ormai più niente al romanticismo.
Le società sportive sanno bene che oggi senza una buona organizzazione economica, gestionale e finanziaria alle spalle, neanche il più glorioso dei club, anche se quotato in Borsa, può dirsi al sicuro da possibili tempeste da bilancio in rosso o per guai giudiziari che negli ultimi anni abbiamo imparato a seguire sui media. Leggiamo di continuo sui giornali nuovi termini, parole da specialisti che ci dicono poco però, rimangono difficili da cogliere nella loro complessità e nel loro esatto significato, quasi sempre relativi a nuove regolamentazioni che il vertice del calcio si sta imponendo per evitare brutte sorprese.
Cos’ha portato di nuovo la cosiddetta Legge Bosman nel calcio? Perché le società più titolate vorrebbero tutte costruirsi uno stadio di proprietà? Cos’è esattamente una plusvalenza, la parola magica dei titoloni strillati in prima pagina sulla Gazzetta? Perché così tante indagini della magistratura italiana e internazionale sul calcio professionistico? Si può fare a meno della dittatura delle tv, che impongono orari strani alle partite ma che acquistano a caro prezzo i diritti televisivi delle partite? Cos’è esattamente il Fair play finanziario? Perché alcune squadre plurivincitrici di Champions League hanno provato a metter su una Superlega?
Gerardo Nardiello, giovane laureato in Giurisprudenza con specializzazione in Diritto societario ed Amministrativo, in questo suo primo libro “Apologia del calcio”, ha cercato di mettere ordine in questo mondo, con società spesso sull’orlo del naufragio finanziario, eternamente alle prese con debiti da gestire e nuovo campioni da tesserare, sete di vittorie e sponsor plurimiliardari da cercare. E regole che cambiano continuamente, spesso soggette a non uniforme interpretazione da parte delle Autorità.
Sabato 26 novembre alle ore 17, presso l’Auditorium S. Michele Arcangelo, l’autore del libro risponderà alle domande di Franco Abbenda e Daniele Piccinella. Saranno ospiti il Sindaco Lidano Lucidi, l’assessore allo sport Michela Capuccilli e Marco Gaeta, presidente della Vis Sezze.




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