La notizia dell’avvenuta approvazione da parte della giunta comunale di Sezze dello studio di fattibilità per l’istallazione di un impianto di compostaggio ha scatenato non poche discussioni. In molti, tra cittadini ed esponenti della politica locale, si sono detti perplessi in merito all’opportunità di realizzare l’impianto tra le campagne setine, altri, come il consigliere di minoranza Sergio Di Raimo, hanno lamentato il fatto che una tematica così delicata non sia stata discussa dall’intera assise cittadina ma sia stata affrontata dal solo organo esecutivo comunale. Una rogna, quella di bypassare il confronto con il consiglio comunale, che l’ex sindaco conosce molto bene visto che fu proprio il mancato passaggio in consiglio a far saltare il progetto dell’installazione della statua di San Lidano al belvedere, un progetto all’epoca molto caro all’ex primo cittadino che, con ogni probabilità, fra le altre cose, ha contribuito alla sua prematura caduta.
Ad intervenire nel dibattito sull’impianto di compostaggio è stato poi l’avvocato Luigi De Angelis, membro del direttivo del Partito Democratico, nonché candidato alla segreteria dello stesso. “Una scelta folle, insensata, devastante per il nostro territorio – si legge nella nota diffusa da De Angelis – Leggo che l’attuale giunta comunale, con la delibera di giunta dell’11 febbraio 2022 ha approvato lo studio di fattibilità per la realizzazione in zona Archi di San Lidano di un impianto di compostaggio, semplificando un centro di raccolta e trattamento, per i rifiuti organici.
Capisco che la campagna elettorale è finita da qualche mese, ma dove sono andate a finire le promesse di rilancio della vocazione agricola e della tutela ambientale del nostro territorio? È pensabile adottare una simile decisione, dalle ricadute pesantissime proprio sul comparto agricolo e sulla vivibilità della zona senza un coinvolgimento, una discussione e un confronto approfondito con i cittadini? Una scelta del genere produrrà conseguenze gravissime sull’agricoltura e per la salute delle persone.
Non possiamo tacere, restare inerti – ha concluso Luigi De Angelis – e insieme dobbiamo impedire questo scempio del nostro territorio”.




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