“La questione della microcriminalità ha origine antica e di certo non può essere imputata alla amministrazione targata Lucidi”.
Esordisce così in una nota inviata a mezzo stampa l’ex consigliere comunale di Sezze, Rinaldo Ceccano. Nel lungo comunicato il 50enne fa il punto sulla annosa questione legata al tema della sicurezza che proprio in questi giorni, in seguito ad alcuni episodi di vandalismo e microcriminalità, è tornato protagonista delle discussioni che animano il dibattito setino. Nello specifico, scagionando il nuovo sindaco Lidano Lucidi, impegnato nella guida del comune lepino da troppo poco tempo per poter invertire una ormai consolidata tendenza al mancato rispetto delle regole, l’imprenditore ha chiarito come, dal suo punto di vista, la radice di queste problematiche andrebbe ricercata più a fondo.
“La crisi di valori – prosegue la nota – l’apatia culturale e sociale delle diverse amministrazioni che si sono succedute, l’errore che si dovesse intervenire solo in termini di repressione e controlli (anziché in termini di promozione sociale e culturale), le scelte politiche in termini urbanistici e sociali che hanno disintegrato i valori comunitari, la sottovalutazione di alcuni fenomeni come la circolazione e l’uso di sostanze stupefacenti tra i giovani e a determinati livelli, la vocazione per l’accoglienza della città che da virtù e forza è stata trasformata in strumento per affittare a peso d’oro i tuguri, l’errato governo delle politiche di convivenza, la progressiva perdita di credibilità del comando dei vigili urbani, sono le cause che hanno determinato il bronx che viviamo in diverse zone del centro come San Lorenzo e il vicolo della femminuccia dove regna incontrastato il fenomeno della prostituzione, di via della Resistenza trasformatasi nel Bronx setino, e della periferia, dove insistono numerosi nuclei completamente abbandonato. E del proliferare degli atti di microcriminalità e delle incontrollabili gang minorili”.
“A tre mesi dall’insefiamento Lucidi e la sua amministrazione non potevano cambiare questo stato delle cose – ha ribadito l’ex consigliere – Dall’amministrazione, e dalle opposizioni, ci aspettiamo che si affronti immediatamente il problema per impostare una organica strategia di medio periodo che nei prossimi anni produca effetti concreti. E lo strumento non può e non deve essere solo il consueto tavolo tecnico per la sicurezza, proprio perché il problema deve essere affrontato con una prospettiva ampia, culturale, educativa, di riqualificazione degli spazi urbani”.
Ceccano conclude la sua lettera aperta con un accorato consiglio destinato proprio al neo-eletto primo cittadino di Sezze.
“Suggeriamo al sindaco la stesura di un patto educativo di comunità: amministrazione, scuola, associazionismo, società sportive, rappresentanze civiche comunitarie ed extracomunitarie, parrocchie…, che elaborano valori condivisi ed impostano strategie comuni volte alla “rifondazione etica” della nostra comunità.
La lingua della promozione dei valori di legalità e socialità deve essere unica e coerente ne deve essere il suo uso”.




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