Venerdì 17 dicembre 2021, alle ore 21.00, presso il Teatro Fiamme Gialle a Sabaudia (ingresso libero con prenotazione obbligatoria), debutta Come nasce un capolavoro. C’era una volta in America, lo spettacolo in forma di racconto, scritto e diretto da Giancarlo Loffarelli, che narra la storia lunga diciotto anni della preparazione del capolavoro di Sergio Leone, dal 1966, quando Leone ebbe modo di leggere il romanzo da cui prese l’idea, al 1984, quando il film fu presentato al Festival di Cannes.
Il giorno dopo, sabato 18 dicembre, alle ore 18.30, lo spettacolo verrà replicato a Sezze presso il Teatro San Michele Arcangelo (Ingresso libero fino a esaurimento posti, consentito nel rispetto delle norme di prevenzione della diffusione pandemica).
Sulla scena, accanto a Giancarlo Loffarelli, Marina Eianti affiancherà il racconto con alcune letture e Paolo Giusti, alla chitarra, eseguirà dal vivo arrangiamenti originali di brani della colonna sonora del film. Le luci sono affidate a Fabio Di Lenola e l’audio ad Armando Di Lenola.
C’era una volta in America è uno dei film più visti e amati, almeno dalle generazioni che oggi sono al di sopra dei trent’anni. Eppure Noodles è il più grande perdente di sempre: senza soldi, senza una donna, senza amici, senza vendetta. Ma Noodles è anche colui che riesce a guardarsi indietro senza diventare una statua di sale. Nei racconti della tradizione mitologica ebraica e greca non bisogna guardarsi indietro, altrimenti si fa la fine della moglie di Lot, come dice la Genesi, che divenne una statua di sale o di Orfeo che perde la sua amata Euridice, come narra, per esempio, Ovidio. E Leone, che è ossessionato dal passato, sfida il mito in tutti i suoi film e particolarmente in questo.
Nel 1966, Giuseppe Colizzi, l’inventore del duo Bud Spencer e Terence Hill, fa leggere a Sergio Leone un libro: The Hoods (Mano armata) di Harry Grey, pseudonimo di Herschel Goldberg. Per Leone è un colpo di fulmine e decide di farne subito un film. Da quel momento nasce, per lui, un’ossessione. Di film ne girerà altri due, nel frattempo, C’era una volta il West e Giù la testa, che avrebbe dovuto chiamarsi C’era una volta la rivoluzione, ma soltanto 18 anni dopo quella sua folgorazione, il film verrà finalmente presentato al Festival del Cinema di Cannes. E sarà C’era una volta in America.
Attraverso il racconto di un attore sulla scena, accompagnato dalle letture di un’attrice che darà voce a diversi personaggi e alle musiche eseguite dal vivo da un chitarrista, lo spettacolo narra le avvincenti vicende produttive che diedero vita a uno dei capolavori della storia del cinema.




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