Un’occasione per ampliare gli orizzonti culturali durante il periodo natalizio è sicuramente partecipare all’evento “Eid Al Milad”, allestito a Roma nel weekend dell’11 e il 12 Dicembre. “Il Container”, lo spazio nel cuore di San Lorenzo in via degli Etruschi 5, si trasformerà in un grande bazaar palestinese natalizio: cucina, musica, cultura, laboratori gratuiti, area bimbi e un’area dedicata all’artigianato e al ricamo palestinese. La cucina verrà proposta in tre vesti differenti grazie al supporto della chef palestinese Hanan Samara: sabato un aperitivo per tutti gli hummus lovers, cena e bevande tipiche mediorientali; domenica, invece, Brunch di Natale con una degustazione della tipica colazione palestinese, a seguire aperitivo e cena. Il bazaar è dedicato all’artigianato palestinese e all’arte in tutte le sue forme: stand di ceramiche tradizionali, oggettistica e addobbi natalizi palestinesi in legno di ulivo lavorati a mano in Palestina, tessuti ricamati a mano seguendo l’arte del tatreez, il sapone di Nablus, incensi, olii essenziali, kufia originali, kit per le ricette tradizionali, zaatar biologico e molto altro. Ill ricavato della vendita dei prodotti artigianali andrà interamente agli artigiani e al sostentamento delle economie locali. Le ideatrici dell’evento sono Rania Hammad, Nasmia Mallah e Sara Alawia – responsabili della comunicazione e della produzione artistica del Falastin Festival – ideatrici e fondatrici del progetto di start up “Ya Amar”, vincitore del bando Clic Project Eu, promosso e finanziato dalla Commissione Europea. “Eid Al Milad” promuove il lavoro delle donne e degli artigiani palestinesi creando un ponte tra diaspora e madrepatria, rafforzando la comunità e la solidarietà e valorizzando e promuovendo il patrimonio culturale palestinese e l’empowerment femminile con il supporto di Luisa Morgantini – già vice presidente del Parlamento Europeo. Tra gli stand quelli di Algamal Firas – Artigianato della Terra Santa, Arabook, Assopace Palestina, Cultura è Libertà, Gaza Freestyle, Filo di Arife con le sue creazioni in macramè e il collettivo di donne di Dheisheh, Betlemme. Presente anche la mostra fotografica del rinomato fotogiornalista palestinese Issam Rimawi “A Natale sbocciarono rose”, narrazione fotografica che racconta la Palestina e il Natale, a cura della fotografa e artista Jasmine Barri. Durante l’iniziativa si alterneranno artisti teatrali del calibro di Hanin Tarabay, che porterà in scena l’arte della hikayat (storytelling) racconto di Natale e interpreterà in lingua originale le poesie del celebre poeta palestinese Najwan Darwish. La versione italiana verrà invece interpretata dal noto poeta, scrittore, traduttore e docente universitario Simone Sibilio. A seguire, musica dal vivo, talk con Jasmine Barri “Tatreez: ricamo e resistenza”, talk “Natale a casa mia” con la guida turistica palestinese del Vaticano Nariman Vestito, la presentazione del progetto di Gaza Freestyle con Francesca Nardi, lettura dal libro “Il potere della musica” di Sandy Tolan con l’attrice Dalal Suleiman in collaborazione con Alessandra Mecozzi di Cultura è Libertà e laboratori gratuiti per tutte le età: tatreez, lingua araba e attività per bambini e ragazzi con Arabook. Domenica sera spazio al cinema palestinese: selezione cinematografica a cura del regista Kami Fares e Assopace Palestina. Le due giornate vedranno uno spettacolo dell’organizzazione Sareyyet Ramallah con i ballerini di danza contemporanea e Dabka, in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza di Roma. L’iniziativa si fa promotrice del legame che da sempre unisce il Natale e la Palestina. Il nome scelto per l’evento racchiude l’essenza di questa congiunzione: Eid Al Milad in arabo, significa letteralmente “festa della nascita” e viene utilizzato sia per gli auguri di Natale che per gli auguri di compleanno, un elemento che evidenzia la presenza della cristianità nella cultura e nella lingua araba. L’anguria, invece, riprende i colori del Natale, simbolo della resilienza del popolo palestinese. Un programma ricco e affascinante per conoscere i luoghi che hanno dato vita al mistero del Natale.
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Antonia Rizzo