È promossa dall’Ente Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi, Apocrifa da Vinci, mostra delle repliche di Stefano Tartaglione al Palazzo Caetani di Fondi (LT) da giovedì 9 a giovedì 23 dicembre 2021.
Dopo anni di sperimentazioni, Apocrifa da Vinci ha prodotto nel suo laboratorio un catalogo di repliche di manoscritti e disegni, interamente realizzati a mano con un’innovativa tecnica di scultura della carta e arricchiti da preziosi commentari e confezioni artigianali in pelle. Stefano Tartaglione e i suoi collaboratori hanno sviluppato un procedimento unico di lavorazione a mano di ogni singolo foglio dei manoscritti, replicando, fin nei minimi dettagli, tutti i particolari degli originali.
L’incisione delle lacerazioni con bisturi, il ritocco delle macchie e dei colori con pennelli per evidenziare i particolari, il metodo con sostanze naturali di antichizzazione della carta, applicato su ogni singolo foglio e su ogni disegno, sono passaggi fondamentali che rendono tutti gli esemplari prodotti unici, seppur multipli nella tiratura. Il ruolo dell’autore della replica acquisisce così un’importanza primaria per trasmettere
all’immaginario del fruitore l’emozione di sfogliare un originale. Egli, attraverso la sua sensibilità e il suo intervento sulle pagine manoscritte e sui disegni, crea repliche che si differenziano concettualmente e concretamente dai facsimili esistenti, realizzati in maniera meccanica.
L’obiettivo primario di Apocrifa da Vinci è stato di caratterizzare in maniera univoca ogni replica attraverso il coinvolgimento sensoriale del lettore: la vista, attratta dai fogli scritti da alcuni dei più importanti autori del passato ma anche dalla lavorazione artigianale dedicata alle pagine; il tatto, sollecitato dalla rugosità e dall’imperfezione della carta; l’udito stimolato dal suono antico e cupo prodotto dallo scorrere delle pagine; l’olfatto, investito da una leggera profumazione conferita alle repliche.
«La scienza rappresenta il fondamento necessario ed imprescindibile per consentirci di comprendere le situazioni e pianificare razionalmente le nostre azioni prima di metterci al lavoro. E Leonardo da Vinci ne è stato esempio per tutta l’umanità”. Tanto che Leonardo da Vinci sosteneva: “Quelli che s’innamorano di pratica sanza scienzia son come ‘l nocchier ch’entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada”», afferma il direttore del Parco Lucio De Filippis.
In definitiva, i lavori in esposizione alla mostra offrono uno spessore estetico che guadagna una dimensione di risonanza perché si richiama alla scrittura ed ai disegni che Leonardo ed altri autori hanno lasciato nei loro codici e disegni ma anche ai segni che il tempo ha depositato sulle pagine.






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