“Ancora una volta le casse comunali sono costrette a sopportare il costo di una spesa che si poteva evitare e che sottrae risorse ad altre iniziative in favore della comunità. Se poi a ciò si aggiunge che l’esborso extra è dovuto a sciatteria nella gestione della cosa pubblica allora la nostra condanna è ancora più doverosa”. Con queste frasi i consiglieri di minoranza Ruggero Cacciotti, Giuseppe Fonisto e Marco Lorenzi commentano l’ennesimo esito infausto di un contenzioso nel quale è parte l’amministrazione comunale lepina. All’origine del loro intervento il pignoramento presso la banca tesoriere del Comune delle somme dovute al Comune di Sezze per il servizio Uma (Utenti Mezzi Agricoli) che non sono state versate nel corso degli anni e che ha portato alla condanna del Comune di Bassiano da parte del Tribunale di Latina. Vinta la causa, il Comune di Sezze aveva intimato a quello di Bassiano di pagare il dovuto ma senza ottenere l’adempimento.
A nulla era pure servito il successivo atto di precetto notificato il 5 agosto 2021, tanto che il legale dell’amministrazione setina è stato costretto a richiedere il pignoramento dei fondi detenuti dall’Unicredit di Sezze e di pertinenza del Comune di Bassiano. Nei giorni scorsi l’ufficiale giudiziario del Tribunale ha notificato in Comune l’atto di pignoramento che è stato recapitato anche alla banca. Con l’atto è stato intimato alla banca di non disporre delle somme pignorate senza ordine del giudice, sotto le comminatoria delle sanzioni di legge e al Comune di Bassiano, in persona del sindaco quale debitore, di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito per cui si procede i beni, cioè le somme in deposito, assoggettati all’espropriazione: “Oltre alla brutta figura nei confronti di un’amministrazione vicina e con la quale sarebbe invece il caso di intrattenere buoni rapporti, non possiamo fare a meno di denunciare lo spreco di danaro della comunità: a fronte di un debito di soli 6000 euro sono stati pignorati 12459 euro che forse addirittura non saranno sufficienti, visto che nel frattempo sono maturate altre spese legali e interessi”, aggiungono Cacciotti, Fonisto e Lorenzi. “Siamo pronti a dare battaglia anche sul tema dei contenziosi e dei loro costi, che sono diventati insopportabili, in occasione della prossima discussione sul bilancio dell’ente”.




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