L’ospedale A. Fiorini di Terracina si è sempre più caratterizzato negli anni come ospedale di riferimento per una intera area vasta, comprensorio e distretto, in grado di includere la gran parte dei comuni della fascia collinare, Monti Lepini e Monti Ausoni: Roccagorga, Priverno, Maenza, Roccasecca, Sonnino, e del litorale: San Felice Circeo, Sabaudia, Pontinia, svolgendo, insieme all’ospedale di Fondi un ruolo importante per l’assistenza sanitaria nell’area centrale della provincia con un bacino di utenza servito dall’Ospedale Fiorini che copre una popolazione non inferiore ai 150.000 abitanti che aumentano consistentemente durante i mesi estivi.
L’Atto Aziendale e il collegato Piano Strategico sono gli strumenti operativi di governo di cui una Azienda Sanitaria si dota dal punto di vista strutturale ed organizzativo per dare risposta ai bisogni di salute della popolazione del proprio territorio tracciando le linee di indirizzo, ricerca e sviluppo per affrontare le problematiche socio-sanitarie presenti e future e l’Atto Aziendale attualmente in vigore nella ASL di Latina, per il periodo in cui i posti letto di Ortopedia erano al completo e con la costruzione del reparto di Osservazione breve intensiva, ha dato risposte anche importanti per il fabbisogno della popolazione terracinese e limitrofa. Purtroppo, nell’attuazione dell’Atto Aziendale, nonostante i bisogni sempre crescenti della popolazione che invecchia, sono stati ridotti progressivamente, ufficialmente per carenza di personale specializzato, i posti letto nel reparto di ortopedia ed è notizia di questi giorni la volontà da parte della ASL di Latina di tagliare completamente il reparto con il nuovo Atto Aziendale in corso di approvazione. Non conosciamo i motivi di questa decisione, ma è evidente che disattivare il reparto di Ortopedia, che prevedeva ben 30 posti letto, ma che è rimasto ormai con soli 4 posti letto, creerebbe notevoli disagi ai tanti pazienti bisognosi di tale importante specializzazione e costringerebbe molti anziani a complicate “trasferte”.
In questi lunghi mesi il Sindaco, che ricordiamo rappresenta la massima autorità cittadina per la Salute Pubblica, non ha però ritenuto di informare la popolazione sulle modifiche previste dal nuovo Atto Aziendale e neanche il Consiglio Comunale di Terracina si è mosso, arrivando a richiedere un Consiglio straordinario sul tema, solo a ridosso della conferenza dei Sindaci dello scorso 3 novembre, al contrario di quanto fatto invece dal Consiglio Comunale di Fondi il quale già in data 19 marzo scorso ha approvato all’unanimità una “Mozione ex art. 17 del Regolamento degli Organi- Situazione offerta sanitaria ospedaliera e dei servizi territoriali della Città di Fondi e del comprensorio”, con la quale si richiedeva una maggiore attenzione delle autorità regionali e provinciali in materia sanitaria sullo stato del distretto Fondi – Terracina e, più specificatamente, per l’Ospedale San Giovanni di Dio di Fondi.
Alcuni esponenti di Europa Verde Terracina erano già stati tra gli iniziatori di una battaglia portata avanti da cittadini ed associazioni nel 2017 in sede di approvazione dell’attuale Atto Aziendale della ASL di Latina, il quale, nella sua elaborazione iniziale, già prevedeva il taglio di funzioni e reparti fondamentali. E in questi anni la questione dell’Ospedale è stata sempre al centro dell’azione politica di Europa Verde proprio per cercare di evitare la sua chiusura o il suo depotenziamento, ma rilanciando invece sul rafforzamento del Presidio Centro (Terracina, Fondi) anche attraverso il supporto costante alla lotta per il potenziamento dei servizi per la gestione della pandemia da COVID19 e all’ampliamento funzionale del Pronto soccorso con il completamento e l’entrata in funzione dell’Osservazione Breve Intensiva (OBI) e di tutti i servizi annessi e di supporto, quali laboratorio analisi, diagnostica per immagini, cardiologia e con la costante attenzione al problema della carenza di anestesisti, fondamentali per far ripartire i reparti di Chirurgia ed Ortopedia e le annesse sale operatorie e smaltire le lunghe file di attesa.
«Mentre è ancora forte la necessità di continuare ad affrontare l’Emergenza Covid 19 potendo contare oltre che su un Presidio ospedaliero locale efficiente anche su una medicina di territorio organizzata e su servizi Socio-Assistenziali efficaci per le famiglie monoparentali, famiglie con disabili, anziani e bambini, ci troviamo di fronte a questo nuovo Atto Aziendale della Asl di Latina con l’ennesimo tentativo di depotenziare la sanità pubblica ributtando sui cittadini costi, disagi e inefficienze. Ricordiamo poi che anche il Piano Sociale di Zona 2021-2023, strumento che la legislazione mette a disposizione per l’attivazione di una “rete di servizi integrati” in ambito sociale e socio sanitario, recentemente approvato a maggioranza dai Sindaci, compreso il Sindaco di Terracina, è stato invece criticato da altri Sindaci perché largamente insoddisfacente per le esigenze del territorio al punto di chiedere alla Regione di revisionare il Piano approvato a maggioranza, e di informare tutti i cittadini delle conseguenze dei tagli previsti dal Piano. Riteniamo tutto ciò intollerabile nel momento in cui assistiamo da una parte agli annunci della politica regionale a trazione PD di corposi investimenti dedicati alla creazione di nuovi faraonici ospedali come quello del Golfo e di Latina e dall’altra alla spinta verso una ulteriore privatizzazione della sanità pubblica attraverso il ridisegno del nuovo modello di erogazione delle cure e dei servizi nel territorio incentrato sulle Case della Comunità e sull’Ospedale di comunità previsti dal PNRR…», Dichiara Gabriele Subiaco co-portavoce di Europa Verde Terracina.




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