Nonostante un serrato incontro il 4 novembre con il vertice del personale del Ministero Economia e Finanze, le OO.SS. e le RSU della sede di XX Settembre Roma, e successivo incontro il 5 novembre, sindacale con le RSU di Piazza Dalmazia e Latina, Via Pier Luigi Nervi, sull’argomento delle misure di sicurezza, per il ritorno in sede del personale, la UILPA Mef Latina, esprime le proprie preoccupazioni per i propri dipendenti, perché la sicurezza NON è GARANTITA nelle sedi MEF a partire dalle disposizioni del 29 ottobre sul lavoro agile.
Tutti i Sindacati, assieme alla RSU, hanno espresso all’Amministrazione la forte contrarietà e opposizione alle disposizioni che prevedono un massimo di 6 giorni di lavoro agile al mese, in un’Amministrazione che aveva raggiunto eccellenti risultati in termini di produttività durante il periodo di lavoro agile emergenziale, come la stessa Capo Dipartimento ha sottolineato.
«È incomprensibile, a noi e a tutti i lavoratori del MEF come l’Amministrazione che più aveva investito sulla remotizzazione, arrivando a virtualizzare gli uffici, sia tornata bruscamente indietro, annullando una potenzialità di innovazione del lavoro nella PA per scegliere una interpretazione restrittiva della norma in vigore e generando condizioni di sovraffollamento e ingestibilità degli uffici sin dai primi giorni, nonostante i risultati del Lavora Agile, sono stati rilevanti
Secondo la UILPA MEF Latina è un grande errore al MEF ridurre drasticamente il lavoro agile, oltre che per gli investimenti effettuati, per la sicurezza, visto che i contagi stanno tornando a salire. Affermare che si potranno generalizzare gli 8 giorni se salgono i contagi è vergognoso: i contagi vanno prevenuti e la legge lo permette attraverso una programmazione del lavoro agile che può arrivare al 49% del tempo di lavoro di ogni lavoratore».




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