Il racconto del Parco e la Commedia continua. Le prime serate della rassegna promossa dalla Pro Loco di Sabaudia, curata dal direttore artistico Umberto Cappadocia e dal presidente dell’Associazione Gennaro Di Leva, con i patrocini di Regione Lazio, Provincia di Latina, Città di Sabaudia, Parco Nazionale del Circeo, UILT- Unione italiana libero teatro e Consorzio Pro Loco Circe stanno superando le più rosee aspettative. Il teatro a cielo aperto della cavea del Centro visitatori del Parco nazionale del Circeo non cessa di mostrare uno dei suoi volti più belli. Il pubblico continua a scegliere Il Parco e la Commedia, abbracciando dagli spalti gremiti, nonostante le distanze, le scene ma anche quel progetto che si rinnova ininterrottamente dal 2011. Il teatro incontra – nuovamente – la natura e le preferenze di tutti coloro che, così numerosi nonostante i difficili tempi che continuano ad assediarci, danno valore alla scelta consolidata in queste dieci edizioni: quella del coinvolgimento e della partecipazione, cercando di veicolare anche le cose più serie e complesse tramite eventi che rimangono all’insegna della leggerezza.
Come in un’unica sequenza rincontriamo coloro che, in questi dieci anni, hanno reso grande questa manifestazione. E tra i più attesi ritorni ritroviamo chi della delicatezza e profondità ha fatto la sua chiave distintiva. Giovedì 29 luglio, come sempre alle 21, Giancarlo Loffarelli e l’ultra-quarantennale esperienza della compagnia teatrale “Le Colonne” presentano Novecento. Dopo I lieder di Schumann, Andy e Normann e Rivistissima allestiti nelle scorse edizioni, la compagnia setina torna sul palco a cielo aperto del Parco e la Commedia confrontandosi con uno dei testi più famosi di Alessandro Baricco. Attraverso il racconto della vita di Danny T. D. Lemon Novecento, il pianista nato e vissuto tutta la sua vita su un transatlantico ai primi del ‘900, sarà proposta un’affascinante, divertente e commovente riflessione sul modo in cui gli uomini scelgono di relazionarsi alle cose attraverso la gestione dei propri sentimenti: “I desideri stavano strappandomi l’anima – come nelle parole del protagonista – Potevo viverli, ma non ci sono riuscito. Allora li ho incantati”. Durante la serata sarà consegnato il secondo premio speciale così legato alla rassegna e che porta il nome di Antonio Marone.
Venerdì 30 la compagnia “Sere di Luci e Tu”, con la regia di Riccardo Bàrbera, si esibisce in Donne in cerca di guai. “Le donne – come nelle note di regia – hanno il grande dono di saper sopravvivere alle intemperie della vita con maggiore coraggio di quanto loro stesse siano capaci di credere”. Lo spettacolo è un inno alle donne, alla immane forza che ognuna, a suo modo, condensa. Sul palco sfila una parata di ritratti femminili, di ogni tipo ed epoca, fotografati nelle situazioni più varie, surreali o iperreali, ma sempre pronte all’autoironia e al gioco. I “quadri”, accompagnati da musiche dal vivo, saranno introdotti da un redivivo Casanova in disarmo ma perennemente innamorato.
E come sovente avviene nel teatro, a un cambio di scena si affianca anche un repentino cambio di programma: sabato 31 il palco del Parco e la Commedia avrebbe dovuto accogliere il ritorno della compagnia “Purpurin” che, cautelativamente in isolamento come questo difficile presente ci insegna, cede il passo a un vecchio amico della rassegna: Marco Capretti. Nel 2017 ci aveva raccontato Come si riproducono i Puffi, in questa X edizione il comico romano ospite fisso del palcoscenico televisivo di “Made in Sud” torna con Stanno in mezzo a noi! Se la spontaneità e la simpatia sono le caratteristiche per scaldare e coccolare il pubblico, Marco ne possiede indubbiamente le chiavi. Il suo spettacolo schietto e accomodante analizza vizi e virtù della nostra quotidianità. Le trovate geniali caratterizzano uno show unico ed estremamente divertente, si annullano le distanze tra artista e pubblico e l’atmosfera diviene familiare, una sorta di salotto dove Marco non è più il comico ma un amico che racconta le sue incredibili vicende, innestando uno spettacolo davvero unico e ogni volta differente.
Ogni appuntamento è come sempre a ingresso gratuito (fino a esaurimento dei posti contingentati nel rispetto della normativa anti-contagio) grazie all’imprescindibile sostegno economico di attività produttive che rinnovano il loro contributo e all’apporto degli Enti che con il loro appoggio consentono di portare in scena serate di teatro, dialogo e collaborazione, in uno dei luoghi più rappresentativamente “nostro” di questo territorio.




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