Una nuova proposta che pone l’Agro Pontino al centro dell’offerta culturale regionale. Milagro è la prima edizione di una rassegna di spettacolo dal vivo distribuita sul territorio dell’Agro Pontino in tre spazi diversi: Arena Cambellotti a Latina, Arena ex Torre Idrica a Pontinia e il Giardino di Ninfa. Ideata e curata da Clemente Pernarella per Arena ex Torre Idrica a Pontinia e il Giardino di Ninfa e da ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio in collaborazione con il Comune di Latina per l’Arena Cambellotti a Latina, nasce sulla scorta del lavoro di due anni portato avanti dal Teatro Fellini, sviluppato in collaborazione con la Fondazione Roffredo Caetani e che trova il suo compimento nella partecipazione, in un ruolo chiave, del Comune di Latina, del Comune di Pontinia e di ATCL. Tutto con il sostegno, della Regione Lazio, del MiC (Ministero della Cultura) e soprattutto di ATCL che, attraverso l’operato e l’impegno dell’Amministratore Delegato Luca Fornari, del Direttore Artistico Alessandro Berdini e di tutta la struttura, continua ad investire sul territorio con intelligenza e con proposte culturali di assoluta qualità.
Si tratta di un sistema di collaborazioni assolutamente originale per il nostro territorio, qualcosa di più di una rete, che traccia un percorso trasversale di offerta culturale che parte dal ventisette giugno per terminare il dieci agosto. La cadenza degli eventi e il profilo degli stessi pone per la prima volta l’Agro Pontino protagonista come territorio sul piano nazionale per una proposta fino a ieri lasciata all’iniziativa delle singole realtà locali.
“Se dovessi descrivere l’articolazione del progetto, dice Clemente Pernarella, penserei una struttura dove ogni pilastro è posizionato per essere essenziale alla tenuta, svolgere un ruolo indipendente ed essere raccordato agli altri, ma più che all’ingegneria penso all’architettura che è chiamata a rispondere, rispetto all’opera da realizzare, non solo della tenuta ma anche della forma, del vincolo che la struttura deve avere con il luogo in cui si inserisce, con il contesto geografico e storico, con il suo passato e con una idea possibile del futuro. Ma il punto più semplice da cogliere è che per la prima volta chi vive in questo territorio avrà una nuova occasione per “consumare” arte e chi si trova ad attraversarlo nel periodo estivo un motivo in più per fermarsi, uno strumento nuovo per conoscerlo e una spinta a inserire tappe magari impreviste nel soggiorno o addirittura prolungare lo stesso”.
“Come Circuito regionale, riconosciuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio, abbiamo sempre avuto come priorità quella di sostenere la crescita delle piccole realtà del territorio non solo artistiche ma anche organizzative. La possibilità di creare sinergie, di concertare un dialogo fattivo tra enti pubblici, artisti e operatori culturali rappresenta per noi una esplicita azione di politica culturale che porta alla valorizzazione dei territori, dei loro beni artistici e architettonici. Molti sono stati e sono i progetti che sosteniamo volti alla realizzazione e al potenziamento di reti che hanno nella cultura il principale motore d’azione, anche nella provincia di Latina. Siamo stati quindi molto contenti di diventare uno di questi ingranaggi e di tirare un filo che unisce delle azioni già in essere sia a Latina, Pontinia che a Cisterna di Latina” afferma Luca Fornari, amministratore delegato di ATCL.
Più spettacoli a settimana in un territorio esteso utilizzando spazi di assoluta significanza dal punto di vista storico, architettonico e naturalistico. In questo la presenza del Giardino di Ninfa, il maggiore attrattore turistico della provincia uno dei più importanti della Regione rappresenta un elemento essenziale non foss’altro per il potenziale in grado di esprimere, come moltiplicatore, nei termini di veicolazione della proposta.
“Il ruolo della Fondazione Caetani – dice Pernarella – per tramite del suo Presidente Tommaso Agnoni è stato fondamentale. Il progetto nasce infatti da una collaborazione tra la Fondazione ed il Teatro Fellini che prosegue da due anni e che si basa sulla condivisione, con il Presidente Agnoni, dell’assunto che il cambiamento e la crescita di un territorio vadano interpretati alla luce di nuove prospettive puntando sulla cooperazione prima di tutto. Latina in questo si inserisce, grazie alla
volontà del Sindaco Damiano Coletta e dell’Assessore Silvio di Francia, recuperando il ruolo naturale di guida, motore, centro di una strategia che riguarda tutto il territorio provinciale. Pontinia partecipa con una struttura attiva, quella del Teatro Fellini che ha curato la parte progettuale ed esecutiva, e con l’allestimento di uno spazio nuovo altamente suggestivo fortemente voluto da una amministrazione da sempre sensibile alle politiche culturali. Nelle politiche di decentramento culturale della Regione Lazio, con Milagro, la Provincia di Latina assume un ruolo centrale. A tutti gli effetti Milagro, per quanto al profilo dell’offerta, si candida a competere con le migliori rassegne attive nel Lazio nel periodo estivo Diciamo che il titolo scelto calza particolarmente anche con il momento: un miracolo dopo quanto attraversato in questi mesi riuscire a riappropriarsi di spazi e luoghi di partecipazione e condivisione grazie al teatro e alla musica”.
Soprattutto per la rete creata sul territorio la connessione con il settore turistico diviene una sorta di asset, un punto di riferimento, una relazione sulla quale da anni si intende investire nella convinzione che sia un elemento prioritario per lo sviluppo del territorio. Sempre parlando di spazi è importante rilevare come con Milagro riparta Effetti Collaterali un progetto ideato e coordinato da Anna Eugenia Morini, Stefano Furlan e Alessandro Marascia. Un percorso di formazione pensato per il pubblico declinato in una serie di incontri dal calendario dedicato ed in fase di finalizzazione che prevede il coinvolgimento di altri spazi della nostra provincia. Milagro dove è evidente la centralità della parola AGRO, MIL risulta acronimo per Mutazione Integrazione Linguaggi e tutto riassume nella traduzione, dallo spagnolo, miracolo quanto accaduto e continua ad accadere in questa terra. La possibilità non solo di osservare ma di intervenire nello sviluppo di un corpo sociale è assolutamente unica, parliamo di una società riunita quasi alchemicamente solo poco più di ottanta anni fa e che continua ad essere luogo di innesti e immigrazione. Solo questo, di per sé, avrebbe del miracoloso.
Il racconto che è possibile sviluppare da questa osservazione rappresenta il nucleo centrale del progetto che legge nella proposta culturale ed artistica il mezzo per raccontare all’esterno la propria unicità e contestualmente rafforzare i processi identitari e comunitari. Il territorio su cui si sviluppa l’operazione mostra un potenziale significativo, ma è ancora alla ricerca dell’elemento propulsivo. Tema di fondo, nell’articolazione della proposta la propensione al futuro, al domani. Territorio e genti che hanno visto e vedono regolare la crescita, lo sviluppo e la morfologia sociale in base alle sollecitazioni del contesto, incostante e mutevole, dato dalle condizioni economiche
nazionali ed internazionale e dai flussi immigratori che hanno determinato in principio e che continuano a determinare indirizzo e la forma del quadro sociale e culturale. Su questo agiscono le tre linee: la Mutazione (come elemento cardine del contemporaneo), l’Integrazione (non solo come obiettivo ma come inevitabile reale e come potenziale) ed i Linguaggi (come elementi di apertura alla comprensione e prospettiva).
Arte e cultura ovviamente intesa nel senso più ampio di percorsi di condivisione non necessariamente legati all’arte ma alla identità dei luoghi e delle persone. Milagro è poi anche il titolo di un film del 1987 diretto da Robert Redford che curiosamente sviluppa la sua trama proprio sul tema dell’utilizzo dell’acqua. L’acqua dalla quale l’Agro era stato “redento”, torna prepotentemente nel racconto di questi luoghi come l’elemento di unione e il punto di forza dello stesso. Un territorio che vive attraversato capillarmente da fiumi, canali e fossi, dighe e impianti che
ancora oggi ne regolano e salvaguardano l’esistenza. Questo aspetto risulta peraltro evidente nel manifesto di questa edizione in cui tre giovani figure femminili sono “affacciate” nei tre spazi della
manifestazione che a loro volta paiono sorgere dall’acqua. Il manifesto è realizzato dalla giovane artista e illustratrice di Latina Ilaria Palleschi (edita da Bao Publiscing e con collaborazioni attive con Giunti, Treccani, Mondadori, ilCastoro).
Dal punto di vista della tessitura concettuale la linea di programmazione segue due temi considerati peculiari nella storia del territorio ed opportuni dato il momento che attraversiamo e
l’importanza che si vuole dare alla prima edizione della rassegna: il territorio, storia, morfologia etc. e l’elemento femminile. Urciuolo, Ortese, Maraini, Merini, non sono scelte casuali. Nella figura femminile si ritrova il senso dell’origine, l’opportunità di indagare le contraddizioni dello sviluppo sociale e la necessità di non dimenticare un tema particolarmente sensibile in questa fase storica.
“Abbiamo strutturato la programmazione dell’Arena Cambellotti a Latina, in collaborazione con l’Assessore Silvio di Francia come un viaggio emozionale che parte dalla tradizione letteraria, da quei poemi epici che hanno determinato il nostro universo immaginifico, per attraversare la tradizione letteraria italiana, con un omaggio a 2 grandi scrittrici che per stile e contenuti hanno segnato il Novecento, Anna Maria Ortese e Alda Merini, passando per la fantasmagoria di Antonio
Rezza e Flavia Mastrella, la simpatia di Edoardo Leo per finire in una delle fiabe più amate dai bambini” dichiara Alessandro Berdini, direttore artistico di ATCL.
“Occorreva fare rete per poter ripartire anche nel settore culturale con decisione ed entusiasmo. Abbiamo dato vita ad un buon inizio che nasce dalla collaborazione tra ATCL, imprese culturali della città e Amministrazione. Latina riguadagna il ruolo di capoluogo e i confini di questo esperimento si estendono oltre i confini comunali e regionali.” dichiara Damiano Coletta, Sindaco di Latina.
“Accogliamo con grande entusiasmo questa manifestazione, un’opportunità reale e concreta di fare rete con la cultura nel nostro territorio. Pontinia, legandosi a realtà importanti come Latina e i Giardini di Ninfa, coglie l’occasione di mettere in mostra le proprie caratteristiche ospitando la manifestazione presso una delle sue location più caratteristiche e suggestive: il padiglione museale dell’ex Torre Idrica. Ringrazio il consigliere delegato alla cultura Matteo Lovato con il quale abbiamo fortemente creduto in questo progetto per la sua valenza culturale turistica e di promozione del territorio. Colgo l’occasione per invitare alla partecipazione tutti i cittadini della Provincia e di Pontinia in particolare” dichiara Carlo Medici, Sindaco di Pontinia e Presidente della Provincia di Latina.
“La rassegna Milagro e la collaborazione con altre istituzioni del territorio conferma che il Giardino di Ninfa è elemento essenziale di una serie di iniziative di alto livello che hanno eco ben oltre i confini regionali. Non posso che manifestare la mia personale soddisfazione e quella della Fondazione Roffredo Caetani per essere riusciti a confermare, ancora una volta, la collaborazione con Clemente Pernarella, direttore artistico del parco letterario istituito presso il Giardino di Ninfa e dedicato alla figura di Marguerite Chapin Caetani. I prossimi mesi saranno estremamente importanti per gli eventi culturali del Giardino di Ninfa ma posso senza dubbio confermare che la rassegna Milagro è parte fondamentale e qualificante della stagione estiva di Ninfa dove ad attendere i visitatori ci saranno davvero tantissimi altri progetti gran parte dei quali verranno ospitati in un nuovo spazio, ma di questo parleremo nel corso di una prossima conferenza stampa”. dichiara Tommaso Agnoni.
Insieme a Milagro riparte Effetti Collaterali un progetto ideato e coordinato da Anna Eugenia Morini, Stefano Furlan e Alessandro Marascia. Un percorso di formazione pensato per il pubblico, collegato, nella sua versione primigenia, alla stagione del Teatro Fellini a Pontinia e al centro Culturale CLAP di Latina, luogo deputato alla formazione nel campo delle arti performative. Gli incontri, completamente gratuiti, intendono essere occasioni di confronto tra pubblico/ organizzazione/studiose e studiosi, per giungere, attraverso la pratica di dialoghi critici, al coinvolgimento verbale di tutte le componenti vitali del dispositivo teatrale. Gli incontri si terranno all’aperto in luoghi deputati alla convivialità, al fine di recuperare, particolarmente ora, il piacere della socialità e dello scambio di idee.




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