“Può l’ente comunale con le sue sole forze reggere l’impatto della crisi in corso? No. E non solo per limiti soggettivi ma anche oggettivi”. E’ questo il pensiero di Lidano Lucidi, esponente del movimento Identità Setina, che in una nota spiega il suo punto di vista sulla situazione emergenziale e, soprattutto, su una ancora ipotetica ripartenza: “I debiti si pagano e lo Stato, per reggere l’urto della pandemia, si è indebitato moltissimo e dovrà far fronte a tutto questo o tagliando la spesa o aumentando le tasse. Molto probabilmente nei prossimi anni ci sarà un taglio ai trasferimenti per gli enti locali che saranno chiamati, con minori risorse, a soddisfare più bisogni. Proprio per questo, la nostra azione amministrativa – spiega ancora l’esponente del gruppo civico – metterà al centro le imprese e le associazioni che saranno invitate a far parte di un tavolo permanente di progettazione per rilanciare il paese”.
Su questo tavolo, ovviamente, sarà presenta anche la scuola, considerata motore formativo e culturale del territorio. E’ lo stesso Lucidi a sostenere come l’istituto alberghiero debba essere protagonista dei progetti sul turismo enogastronomico, considerato folle non coinvolgerlo: “Si parla solo ed esclusivamente di finanziamenti presi o persi dal Comune, ma quanti finanziamenti possono essere intercettati dai privati con lo scopo di offrire servizi ai cittadini? Pensiamo al sociale, alla formazione, alla cultura, allo sport, all’innovazione tecnologica o al nuovo piano europeo per l’ambiente, “Green Deal”. Noi vogliamo mettere in rete privato e pubblico così da intercettare queste risorse che saranno poi messe a disposizione del territorio”. In un mondo che cambia velocemente, anche il modo di amministrare deve cambiare rapidamente: “Pubblico e privato devono marciare insieme, avere un progetto comune per evitare di disperdere energie e risorse. Il tavolo permanete di progettazione da noi proposto permetterà di fare rete tra privati e tra pubblico e privato”.




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