Accade l’inevitabile all’interno del Pd, chiamato a ragionare sulle azioni da intraprendere rispetto alla tempesta che ha interessato l’amministrazione comunale, lo scandalo al cimitero con gli arresti e gli indagati nell’indagine denominata “Omnia 2”. Dopo aver palesato il proprio malumore rispetto a quanto stava accadendo, la prima a decidere di mollare la maggioranza è stata Marzia Di Pastina, la terza degli eletti alle elezioni del 2017 e di recente nominata capogruppo in consiglio comunale tra i dem.
La stessa Di Pastina, presidente della commissione Attività Produttive, ha protocollato tramite Pec la nota all’interno della quale annuncia le proprie dimissioni dalla carica di consigliere comunale: “Il mio impegno politico si è sempre fondato su dei valori cardine. Quando uno solo di questi viene meno, a prescindere dai perché, diventa difficile trovare le motivazioni per tenere fede all’impegno preso con dedizione, consapevolezza degli atti che si compiono e dunque con il rispetto dovuto a chi con il suo voto ti ha assegnato un mandato, oltre che nei confronti di tutti i consiglieri comunali e dell’istituzione che ci onoriamo di rappresentare. Sono stata educata a concepire l’interesse della collettività come un interesse superiore, che va difeso e promosso, prima ancora di quello personale inteso nel senso più ampio, poiché anche l’affermazione di quest’ultimo è subordinata al primo.
In questo momento, a fronte dei fatti accaduti e che hanno posto il paese davanti ad uno scenario mancante di etica, morale e rispetto, non intendo e non sento di proseguire il mio percorso all’interno di questo consiglio comunale. Come precisato sin dagli inizi del mandato, consiglieri comunali giovani devono essere motivo di cambiamento e di sguardo al futuro. Pazienza per i cambiamenti è stata dimostrata sin dal primo giorno, come anche fermezza e appoggio costante alla mia maggioranza, e al sindaco Di Raimo Sergio. In ultimo, ma non per ultimo, mi scuso con tutte le persone che mi hanno dato fiducia votandomi nel 2017, dicendo loro che per quanto possibile sono disponibile a farmi comunque portavoce, seppur in veste di semplice cittadino, di idee, proposte e qualsiasi altra esigenza”.
Quella di Marzia Di Pastina, che sulla carta sarebbe sostituita in consiglio dal secondo dei non eletti nella lista del Partito Democratico, Dorin Briciu, potrebbe essere la prima di una serie di defezioni che rischiano di mettere in ulteriore difficoltà il sindaco, già alle prese con numeri risicatissimi e con una minoranza che ha chiesto in questi giorni, ripetutamente, di staccare la spina e chiudere con un anno e qualche mese di anticipo la sua consiliatura.




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