“Vedere Sezze sulle prime pagine di tutti i giornali per episodi di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, in concorso e continuato; induzione indebita a dare o promettere utilità; distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, in concorso e continuato; peculato continuato; concussione in concorso; tentativo di minaccia o violenza in concorso per costringere a commettere un reato; esecuzione di lavori in assenza del titolo abilitativo e in violazione del regolamento di polizia mortuaria crea sgomento, senso di smarrimento, repulsione e vergogna. Penso che questa sia una ferita profonda che segnerà il nostro Paese per diverso tempo, dando un’immagine all’esterno che sicuramente non corrisponde alla vera realtà di Sezze fatta di persone oneste, sincere e di grande senso per la legalità“. E’ quanto ha sostenuto in una nota Giovanni Bernasconi, esponente di minoranza in consiglio comunale a Sezze. Lo stesso Bernasconi ha spiegato la sua posizione: “Per me che ricopro il ruolo di consigliere comunale oltre a tutto questo si aggiunge anche la sensazione di chi, sicuramente, avrebbe potuto fare di più in termini di controllo e indirizzo politico e di questo mi scuso con i miei concittadini se nello svolgere il mio ruolo istituzionale non sono riuscito ad evitare che queste situazioni accadessero. Mi sono sempre battuto per la trasparenza degli atti amministrativi, nel cercare di ottenere finanziamenti comunitari, regionali e provinciali che potessero migliorare la vivibilità dei miei concittadini e dare una visione di sviluppo del nostro Paese ma ad oggi forse non è stato per me abbastanza“.
Un’ammissione di responsabilità, seppur limitate alla funzione di controllo, ma che Bernasconi ha voluto comunque condividere con la cittadinanza, continuando a spiegare come monostante da diverso tempo sia passato tra i banchi dell’opposizione, non condividendo le scelte politico amministrative dell’amministrazione Di Raimo, non si senta di fare facile sciacallaggio politico su quanto accaduto: “Ritengo, piuttosto, che oggi più che mai ci sia bisogno di chiarezza e di prendere posizione su quanto sta avvenendo. Pur rimanendo garantista come prevede la nostra Costituzione, ritengo che il vicesindaco Antonio Di Prospero dovrebbe dimettersi per una questione di opportunità politica e tutela delle Istituzioni, se ciò non avvenisse il sindaco Di Raimo dovrebbe ritirargli la delega e rendersi conto, nel frattempo, che il percorso politico amministrativo fino ad oggi intrapreso e le scelte delle persone che avrebbero dovuto coadiuvarlo non sono stati all’altezza delle sfide da superare. Sezze – conclude la nota dell’esponente di Italia Viva – ha bisogno di un’inversione radicale di rotta, se questa amministrazione non è in grado di garantirla si faccia da parte per il bene del nostro paese“.




Devi effettuare l'accesso per postare un commento.