“L’approvazione del Regolamento ISEE per i servizi della refezione scolastica, nido d’infanzia, centri estivi per minori e il trasporto scolastico ha portata rivoluzionaria per la nostra comunità, atteso che l’erogazione dei servizi è sempre stata a tariffa fissa non tenendo così conto delle situazioni economiche personali. Non a caso anche le forze politiche di minoranza non hanno votato contrario ma hanno scelto la via della astensione”. E’ quanto ha sostenuto in una nota Mario Romanzi, vicesindaco di Roccagorga, che nella stessa nota sottolinea come sia non comprensibile invece la polemica sulla “brevità” del regolamento, ritenendo che la forma essenziale e semplice è stata scelta proprio per arrivare a tutte le fasce della popolazione: “Non dimentichiamoci che il Regolamento è un atto secondario che serve per adattare le normative nazionali al contesto locale. Con l’approvazione del Regolamento pertanto si darà finalmente la possibilità alla giunta di introdurre le soglie di valore ISEE non solo per la fruizione del servizio ma anche per l’accesso alle agevolazioni superando così il meccanismo della tariffa fissa per introdurre un sistema di equità sociale in conformità ai nostri principi costituzionali”.
Alle parole del vicesindaco di Roccagorga hanno fatto seguito quelle di Arcevio Bernardi, commercialista e responsabile del settore economico di Fratelli d’Italia di Roccagorga: “Come partito siamo sempre stati attenti alle esigenze sociali e per questo siamo intervenuti a fornire suggerimenti e indicazioni da poter adottare nella predisposizione. L’approvazione, che farà da apri pista all’introduzione alle soglie di valore ISSE, rappresenta un cambio di passo importante rispetto al passato ed adegua il Comune alle altre Pubbliche Amministrazioni che utilizzano lo stesso criterio per la fruizione dei servizi e l’accesso alle agevolazioni previste dalla legge. Il carattere essenziale e chiaro del Regolamento sarà sicuramente utile ai cittadini per capire l’applicazione del sistema ISEE sul territorio e le modalità di esercizio del controllo da parte del Comune. Bene anche la possibilità di intervenire successivamente sull’ambito di applicazione, per evitare un sistema rigido che mal si concilia con i mutamenti della realtà sociale”.




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