Bellezze da salvare, da proteggere perché in degrado o semplicemente da far conoscere perché poco note al grande pubblico: tesori d’Italia saranno messi al sicuro e valorizzati grazie all’iniziativa “I Luoghi del Cuore” con cui il Fondo Ambiente Italiano periodicamente devolve finanziamenti a favore di progetti di recupero e rilancio patrimonio ambientale, artistico e storico-culturale. Il progetto de I Luoghi del Cuore è iniziato nel 2003 e da allora ha permesso di recuperare moltissime preziose realtà, tra mulini, borghi, monasteri. Tra i beni censiti da I Luoghi del Cuore e proposti dal “Comitato Valore Paese” che in questi ultimi anni è rimasto abbandonato troviamo il Monastero e la Chiesa di Santa Chiara di Sezze con i suoi 8013 voti. Un numero sorprendente di persone dal 6 maggio al 15 dicembre 2020 ha risposto all’invito del Fai votando migliaia di luoghi cari, meritevoli di cure e attenzione. In due milioni e passa di voti c’è molto di più di un semplice sogno. “Ci sono le speranze, i ricordi, i desideri, la volontà dei sezzesi – dichiara il comitato – di lottare per far risplendere qualcosa che si è amato e che oggi rischia di scomparire”. Una straordinaria dimostrazione di impegno civico e coesione sociale che vede al 1°posto della classifica regionale il Parco e Casale della Cervelletta di Roma, al 2°posto Forte Aurelia di Roma, al 3° posto il Paese di Civita di Bagnoregio e al 4° posto il Monastero delle Clarisse e Chiesa di Santa Chiara di Sezze, che nella classifica provinciale lo vediamo al 1° posto seguito dalla Chiesa dell’Istituto Gregoriano Antonelli di Terracina e dal Quartiere Nicolosi di Latina.
“Un ottimo risultato – continua il comitato- per il Monastero di Sezze, ottenuto grazie alla partecipazione della cittadinanza, delle associazioni, delle scuole e con il supporto del Comune. I risultati sono importanti e in crescita e siamo molto contenti quando le comunità e le associazioni ci contattano per ricevere informazioni in merito al censimento. Il risultato di Sezze- conclude il comitato- è stato straordinario per i numeri e la capacità di coinvolgimento delle persone. Ora si apre la seconda fase, il momento della progettazione e dell’impegno degli enti pubblici e noi siamo pronti a fornire il nostro contributo, a sostegno dei ‘luoghi del cuore’ che hanno raggiunto questi risultati.” Infatti, va ricordato che i beni che hanno superato le 2.000 segnalazioni, possono accedere alla fase successiva del progetto promosso dal Fondo Ambiente Italiano, sottoponendo all’attenzione della fondazione una proposta di intervento per la valorizzazione del bene, in collaborazione con gli enti pubblici proprietari dell’area. Gli uffici della fondazione valuteranno la proposta e selezioneranno i progetti co-finanziandone la realizzazione.
Maria Giuseppina Campagna









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