“Abbiamo ricevuto la notizia dell’istituzione della zona rossa ieri sera, la voce che circolava era di fare solo asporto e domicilio. Abbiamo deciso tuttavia di non concederci alcuna apertura perché il messaggio che è stato espresso ieri si riferiva al non poter far circolare nessuno proprio per evitare qualsiasi uscita non necessaria. Credo il problema sia grave e non è giusto contribuire a creare, magari, assembramenti o situazioni a rischio. Ora stiamo valutando il da farsi con gli altri commercianti, ma l’idea resta quella di far prevalere il senso di responsabilità“.
E’ quanto ha spiegato Claudio Cassoni, titolare del Klada Cafè di Roccagorga, che all’agenzia Adnkronos ha raccontato il primo giorno di zona rossa nel Comune sui Lepini: “Oggi siamo chiusi, da domani potremmo essere aperti per l’asporto, ma sarebbe un modo per far uscire le persone. Questa mattina sono uscito a vedere un po’ la situazione e anche all’ora di punta c’era una gran desolazione, non vale nemmeno la pena. Per quanto mi riguarda, se esiste un problema e la possibilità della presenza della variante inglese, come titolare e contro i miei interessi preferirei star chiuso per scongiurare la circolazione immotivata dei residenti, magari organizzando consegne a domicilio così da limitare al massimo gli spostamenti”, ha concluso il titolare del Klada Cafè.




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