Christian Baroni nome d’arte Hombree, classe 2000, è un giovane cantautore setino trasferitosi a Roma, che lancia i suoi primi due brani come inizio di un percorso. Christian da vero cantastorie, non scrive tanto per scrivere , ma racconta quello che sente e le sue parole sono capaci di ritrarre nitidamente ciò che lo circonda.
In che modo ti sei avvicinato alla musica?
“Sin da piccolo avevo interesse nella musica, infatti ho iniziato a suonare la chitarra all’età di 9 anni. Verso i 13 anni ho iniziato a cantare e solo all’età di 15 anni ho iniziato a scrivere i primi versi, così ho avuto la possibilità di musicarle e credo che proprio questa sia stata la mia porta d’ingresso nella musica. Dopo a 19 anni ho iniziato la collaborazione con Marco Gargani, arrangiatore, Jacopo Mancini, regista e videomaker e Gianni Marsili, consulente manageriale. Da qui la mia vita è cambiata, la musica è stata e sarà la mia compagna di viaggio. Insomma un percorso che tutte le persone appassionate fanno e, durante il tragitto, quello che era una semplice passione potrebbe diventare, con fortuna e sudore, anche un lavoro”.
Quali sono gli artisti che hanno segnato la tua adolescenza e quelli che attualmente influenzano la tua scrittura?
“Attualmente ascolto tanta musica, non ho un genere o un cantante preferito. Mi ispiro molto nelle canzoni di Cremonini ma tendenzialmente ascolto musica attuale per essere sempre aggiornato”.
Hai pubblicato due canzoni. Ce ne vuoi parlare?
“Sì, ho pubblicato la prima canzone dal titolo “Mai senza un se” che parla del mio primo amore, un sentimento poco razionale, ma che mi affascina davvero molto. Il testo racconta questa storia d’amore tra me ed una ragazza, una relazione che posso definire travagliata, strana. Così ho sentito il bisogno di esprime questo affascinante caos, che ribolliva dentro di me, per potere esprimere a modo mio, quello che sento essere il collegamento tra me e l’universo, attraverso l’arte. Questa storia ora è finita da tempo. Il secondo brano invece, s’intitola “Come Te” e racconta di una storia d’amore nel periodo del lockdown”.
Vedo che l’amore è il principale sentimento nelle tue canzoni. Cos’è per te l’amore?
“Sì, i miei versi parlano d’amore. La mia concezione dell’amore è semplice ma immensa. L’amore fai fatica a definirlo perché è una grande cosa, qualcuno lo chiama malattia, qualcun altro lo considera una roba pazzesca. Non è totalmente indefinibile, ma dipende dal contesto in cui si è. Per amore l’uomo potrebbe essere capace di compiere un gesto bruttissimo e un attimo dopo l’atto più bello che ci sia. Penso che l’amore si veda nella semplicità”.
Progetti per il futuro?
“Sto continuando a scrivere, non ho dei progetti futuri. L’unico obiettivo è quello di raggiungere più persone possibili per fare ascoltare la mia musica. Dopo quello che avviene va bene tutto, l’importante è non smettere mai di realizzare i propri sogni”.
In che modo il web e i social possono essere utili per l’attività di un artista?
“Penso che possano essere davvero utili per farsi conoscere da molte persone e per creare una sorta di legame con loro, sono un mezzo molto potente soprattutto per raggiungere un pubblico più vasto”.
Come vedi il futuro della musica?
“La musica è tutto , ognuno di noi ha bisogno di musica per sentirsi vivo. Non possiamo vivere senza di essa”.
Maria Giuseppina Campagna




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