«Da Ama stanno arrivando cartelle con conguagli a cinque zeri a migliaia di imprenditori della ristorazione, un comparto già messo in ginocchio dall’emergenza Covid-19 e che evidentemente sia nella compartecipata sia in Campidoglio qualcuno vuole affossare definitivamente». É quanto ha dichiarato Fabrizio Santori (Lega), commentando la stangata che si sta abbattendo sui ristoratori e i commercianti della Capitale.
«La brillante sindaca Raggi ha capito o no che questi imprenditori sono stati letteralmente massacrati dal blocco dovuto all’emergenza Covid-19 e dal crollo del turismo? Ama dovrebbe preoccuparsi della pulizia della città e qualcuno in Comune avrebbe il dovere di ricordarlo ai vertici dell’Azienda, che probabilmente vivono su un altro pianeta. Invece di aiutare chi fa impresa, dà lavoro e fornisce servizi, a maggior ragione in questo drammatico momento storico, con un tempismo perfetto si chiedono versamenti esorbitanti di decine di migliaia di euro. E mentre l’Agenzia delle Entrate si è dovuta arrendere all’evidenza fermando l’invio delle cartelle esattoriali, Ama invece ha deciso di perseguitare una categoria ormai sul lastrico. A fronte di una città sporca con cassonetti sempre stracolmi e una raccolta differenziata che fa acqua da tutte le parti. Non si discute sulla legittimità delle richieste, ma questo scandalo va fermato subito. Il Campidoglio, per una volta, faccia la cosa giusta e intervenga per revocare immediatamente queste cartelle Ama», ha concluso Santori.




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