Tempo di bilanci per il centro estivo di Maenza che ha chiuso i battenti nella giornata di ieri dopo 5 settimane ricche di giochi, sport, musica e laboratori immersi nella natura, nel rispetto delle normative anti-Covid. L’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale “La Macchia” con il patrocinio della Regione Lazio e il contributo economico e gestionale del Comune di Maenza, non solo ha raggiunto numeri ragguardevoli (per stessa ammissione degli organizzatori nemmeno ipotizzabili alla vigilia), con oltre 150 bambini tra i 3 e i 15 anni iscritti, ma ha anche permesso di distrarre e far divertire i più piccoli in questo delicato periodo di emergenza sanitaria.
Base operativa è stato il castello baronale nel cuore del borgo, con la pineta annessa che è stata il fulcro delle attività all’aperto. In questo modo, come spiegato dai responsabili del sodalizio setino, si è riusciti a far “vivere” il borgo ai partecipanti: “Abbiamo realizzato uno spettacolo di canto, ballo e recitazione – hanno spiegato dall’associazione culturale – mettendo al centro del progetto la storia del castello, le famiglie che vi hanno abitato e, di conseguenza, la storia della stessa città”.
Un successo, insomma, che i responsabili dell’associazione setina, non nuova a questo genere di risultati a Maenza, hanno voluto dividere con altri: “Chiaramente i nostri ringraziamenti vanno all’amministrazione di Maenza, al sindaco Sperduti, al vicesindaco Risi e all’assessore Tomei, ma il merito del successo è anche da dividere con i nostri operatori, con i ragazzi del servizio civile e, naturalmente, con le famiglie che si sono fidate delle nostre capacità”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.