Non parole ma azioni concrete.
Questa, in estrema sintesi, la principale richiesta avanzata dalla delegazione del consiglio comunale che, nel tardo pomeriggio di martedì, si è recata presso la sede di Acqualatina, l’ente responsabile della rete idrica, per far valere le istanze dei tanti cittadini che, come spesso avviene in questo periodo, lamentano continui disagi legati all’interruzione o al significativo abbassamento del flusso idrico.
Ampiamente rappresentata la massima assise cittadina, con il sindaco, Sergio Di Raimo, il presidente del consiglio, Enzo Eramo, l’assessore di riferimento, Antonio Di Prospero e i consiglieri, Uscimenti, Calvano, Ferrazzoli, Moraldo e Di Palma, che si sono a lungo confortanti con l’amministratore delegato di Acqualatina, Marco Lombardi, e gli altri vertici della società per chiedere immediati interventi strutturali sul tratto di condotta che collega Sardellane a Villa Petrara. Un segmento ammalorato lungo circa 1,4 km che Acqualatina si era impegnata a mettere a punto già dal 2018 ma che, stando a quanto si era appreso nel corso dell’ultimo question time, non sarebbe stato oggetto di interventi strutturali prima del prossimo anno. Una condizione a cui gli amministratori di Sezze, evidentemente, non avevano alcuna intenzione di sottostare, tanto da insistere, proprio in occasione dell’incontro, affinché la società si impegnasse a redigere un cronoprogramma (atteso in questi giorni) degli interventi necessari sul famigerato tratto di condotta. Un accordo, quello raggiunto dalla delegazione comunale, che prevede anche una maggiore attenzione da parte dell’ente gestore nei confronti della rete idrica setina, con un monitoraggio continuo e sistematico dei tratti più critici.
“Speriamo di aver finalmente messo un punto su questa vicenda – ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Enzo Eramo – ciò che abbiamo chiesto non è né più né meno di ciò che ci spetta in base ad accordi già assunti in precedenza, la rete idrica della città è, senza dubbio obsoleta, per questo non si può continuare a prescindere da importanti interventi strutturali. Qualora l’ente non dovesse mantenere la parola data – ha chiosato Eramo – siamo pronti a bocciare il prossimo bilancio”.
Francesca Leonoro




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