“La revoca della delibera per l’incarico all’avvocato Giacomo Mignano è solo l’ultimo dei fallimenti di questa amministrazione. La verità è che al di là delle irregolarità amministrative il primo che sembrerebbe aver rifiutato l’incarico è stato lo stesso Mignano. Un’altra tegola arriva dalle dimissioni del direttore dell’azienda speciale, Cesare Bruni che seguono quelle del presidente e del vicepresidente. A quanto sembra nemmeno gli amici di partito vogliono collaborare con questa amministrazione”.
Non utilizza giri di parole Francesco Scacchetti, segretario del Partito Democratico di Roccagorga, per entrare nel merito di una vicenda che sta tenendo banco in questi mesi in città, quella relativa alla situazione dell’azienda speciale “Vola”, con una maggioranza che secondo Scacchetti avrebbe paralizzato il paese in un dibattito dai toni ridicoli e incapace di dare risposte concrete: “Per il bene della comunità crediamo sia arrivato il momento che il sindaco proceda ad una attenta verifica per capire se è il caso di andare avanti o prendere atto del fallimento politico e amministrativo del suo mandato. La cifra di questo fallimento non si manifesta solo nello scontro interno con la Lega e Forza Italia ma si evidenzia soprattutto nelle difficoltà che si registrano nell’azione amministrativa a partire dal rapporto dall’azienda speciale”.
Lo stesso Pd si era mosso tempestivamente affinché la questione potesse avere un confronto tra le parti, magari con un consiglio comunale ad hoc per affrontare le vicende e ragionare al di là del colore politico. Lo stesso Scacchetti ha rilanciato questa proposta, spiegando come i dem intendano affrontare il tema: “A dieci anni dalla sua nascita, la Vola deve diventare sempre meno funzionale alla politica e sempre più governata e controllata dal Comune. La prima rivoluzione da fare è che serve scegliere la competenza e non la fedeltà che garantisce il politico di turno ma non gli interessi generali della comunità. Per questo motivo i nostri consiglieri dopo la richiesta di convocazione oltre ad una serie di interrogazioni sullo stato dell’azienda, sui documenti contabili, sul rapporto con i dipendenti e con le organizzazioni sindacali, sulle modalità di incarico della direzione, sulla documentazione prodotta dal revisore dei conti – ha concluso Scacchetti – hanno depositato una mozione per chiedere al sindaco di ritirare il nuovo avviso per la selezione del prossimo cda poiché irregolare a norma di statuto ed in linea con le caratteristiche che hanno già prodotto un anno di fallimento”.




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