«Si è svolta un’audizione in commissione Agricoltura in merito alla ristrutturazione e all’ammodernamento delle opere idrauliche di competenza del Consorzio di Bonifica pontino, le attività per la manutenzione dei fossi e dei canali, la fornitura dei servizi essenziali agli agricoltori. L’audizione richiesta dal sottoscritto e dai colleghi Gaia Pernarella (M5S) e Angelo Orlando Tripodi (Lega) ha riguardato in particolare la situazione degli imprenditori agricoli dei Comuni del sud pontino di Castelforte, Santi Cosma e Damiano e Minturno. Gli enti in questione non sono più accettati dal Consorzio Aurunco di bonifica di Sessa Aurunca (al quale appartenevano precedentemente) né tantomeno possono ancora usufruire dei servizi erogati dal Consorzio di Bonifica di Latina e Fondi, perché non sono stati ricompresi in questo sul piano operativo», ha dichiarato in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.
«É evidente che siamo in presenza di problemi burocratici che stanno ritardando il processo di erogazione dei servizi in favore di questi enti. Di fatto non è stato ancora espletato il passaggio burocratico sul piano operativo dei Comuni dal Consorzio campano a quello dell’Agro e del sud pontino. Gli imprenditori agricoli di Minturno, Castelforte e SS.Cosma e Damiano ci chiedono quando potranno avere l’acqua dal Consorzio. Per loro l’irrigazione idrica dei terreni è fondamentale, soprattutto per poter ottenere un minimo di raccolto. Già lo scorso anno si sono registrati enormi danni e ci auguriamo che questo scenario non si ripeta per il 2020. Abbiamo riscontrato in commissione che soluzioni adeguate al problema ancora non sono state trovate. Sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione e capire qual è lo stato dell’arte. Gli imprenditori agricoli non possono continuare a vivere nell’incertezza ed essere vittime di una burocrazia soffocante perchè è in ballo la loro sopravvivenza economica. Chi non è morto di Covid-19 non può morire di burocrazia», ha concluso Simeone.




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