«Richieste e allacci da parte dei cittadini conclusi più di due anni fa, con pagamento dei lavori di scavo e della relativa quota ad Acqua Latina, documenti completi presentati, struttura risistemata dopo varie alluvioni, furti e malfunzionamenti; dalle evidenze sembrava che si fosse giunti alla conclusione di una vicenda durata oltre 20 anni e la conferma definitiva sembrava rappresentata dal tanto sospirato passaggio dell’impianto di depurazione dal Comune di Aprilia al gestore Acqua Latina avvenuto all’inizio dell’anno, che avrebbe dovuto dare il successivo benestare e garantire la messa in funzione del depuratore, questione a sentir dire, di non oltre due mesi. Ma dal 27 febbraio, causa Covid-19, si è fermato tutto. Dal 27 di Aprile il Governo ha dato l’ok per la ripresa degli Uffici e degli Enti di prima necessità, ma oggi siamo oltre la metà di giugno e ancora nulla». É quanto sostengono i Grillini Apriliani in una nota critica.
«Non crediamo che ci possa essere qualcuno che abbia interesse a bloccare questo progetto o che non stia facendo il proprio dovere o ancora che ci possano essere ripicche, negligenze o superficialità, ma veramente non si capisce di chi sia la responsabilità della mancata messa in esercizio. Forse per fugare qualsiasi dubbio e stabilire in capo a chi stiano le responsabilità basterebbe un po’ di trasparenza, quella tanto sbandierata ma spesso disattesa, magari organizzando un incontro con i cittadini interessati, mostrando loro la documentazione relativa all’intera vicenda e spiegando loro i motivi ostativi che ancora impediscono una messa in esercizio di un’opera pagata e tanto attesa, senza rimpalli di responsabilità che si ripercuote sempre e solo a danno dei Cittadini del quartiere la Cogna che adesso hanno perso la pazienza. La storia Infinita sembra proprio non finire mai», incalzano gli esponenti del M5S di Aprilia.




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