Il sindaco di Sonnino Luciano De Angelis ci ha spiegato come il Comune e la città, fortunatamente non colpita dal virus, sta gestendo l’emergenza.
Sindaco quali sono le problematiche principali che vi trovate a dover affrontare nel vostro territorio?
“Il problema principale, almeno all’ inizio, è stato quello del controllo del territorio rispetto al Dpcm, far cioè passare il messaggio che bisogna restare in casa e abituare le persone, anche se adesso, devo dire, le cose sono migliorate. Abbiamo affrontato l’emergenza alimentare e, in generale, quella sui beni di prima necessità, organizzando, la distribuzione di cibo e la consegna a casa per chi non aveva la possibilità materiale di muoversi”.
Come hanno affrontato i bambini questa emergenza? E i cittadini?
“Le regole che impongono di restare a casa ormai sono in vigore da settimane ed è evidente che la gente comincia a mostrare insofferenza. È abbastanza intuibile. Oggettivamente ci sono persone in difficoltà economica e molti iniziano a mostrare sofferenza anche psicologica per il fatto di non poter uscire, non poter fare ciò che faceva qualche settimana fa. I bambini si sono resi conto che le cose non sono più come prima, che non possono vedere gli amici e che possono usare solo la videochat. Spiegare tutte le conseguenze di questa situazione è difficile, ma hanno vissuto questo periodo più tranquillo rispetto all’ adulto avendo uno spazio libero a casa per poter giocare tranquillamente”.
Crede che potrà aiutare a calmare la situazione economica delle famiglie?
“Noi ci siamo attivati subito, fin dal primo giorno. Abbiamo distribuito tantissimi alimenti. Abbiamo aiutato le famiglie in tutto. Sicuramente ora la gente è disperata, perché lo stop alle attività produttive crea problemi alle piccole e medie imprese, alle grandi imprese, ma anche alle persone che perdono il lavoro, a chi non risulta nella cassa integrazione, a chi viveva di piccoli lavoretti saltuari e adesso si trova senza rete di protezione. Credo sia imperativo da parte della pubblica amministrazione – che sia lo Stato o la Regione o il Comune – farsi carico di questa situazione. Abbiamo anche avviato le procedure finalizzate alla concessione dei contributi integrativi, e possono richiedere il contributo tutti coloro che abitano in alloggi, sia di proprietà pubblica sia di proprietà privata, condotti in locazione”.
Tutti la conosco con la famosa frase “Ve stèllo comm’ alle lena”
“Si, ho “sgridato” i miei cittadini perché ho visto troppa gente in giro e volevo invitare tutti a non uscire ed a rispettare le regole, l’ho fatto nel modo più efficace utilizzando il dialetto locale ed una frase simpatica, che in latino la parola stellare significa proprio tagliare, cioè tagliare i ramoscelli di olivo e poi fare dei rami da riportare a casa per il camino…quindi tagliare le braccia e le gambe per non farli correre. E’ stato un modo forte per raggiungere i miei cittadini, che poi tutto il discorso di quella sera finiva dicendo io vi voglio bene, odiatemi ma vinceremo noi”.
La città di Sonnino ha raccolto dei fondi grazie alla distribuzione delle magliette
“Sì, la Città di Sonnino ha raccolto dei fondi riguardo la propria campagna solidale con la creazione e la donazione di T-Shirts. Abbiamo già donato la cifra di 5000 euro divise tra le associazioni: Nelle Mani di Maria, Protezione Civile Petrucci Giuseppe Sonnino – Sabaudia ed alla parrocchia San Michele Arcangelo. Ancora da donare ci sono 7000 euro, raccolti grazie alla partecipazione di tutti i nostri sostenitori in giro per il mondo. Le consegne proseguiranno anche nei prossimi giorni considerate le numerose ordinazioni”.
Un’ultima domanda, ha pensato come far ripartire la cultura e gli eventi nel vostro paese?
“Bisogna aspettare e vagliare tutte le ipotesi perché questo è un momento difficile, e far ripartire gli eventi è molto complicato. Le cose possono cambiare di ora in ora, di giorno in giorno e soprattutto bisogna avere dei fondi. C’è una manifestazione di popolo importante che si celebra a Sonnino “Le torce”, che quest’anno non sappiamo se sarà possibile celebrare l’avvenimento più straordinario, in quanto profondamente radicato nella tradizione del nostro paese, per questa emergenza”.
Maria Giuseppina Campagna




Devi effettuare l'accesso per postare un commento.