«È finalmente sotto gli occhi di tutti: la formazione medica post-laurea è fondamentale per garantire la sopravvivenza dell’SSN. L’emergenza Covid-19 ha portato sotto i riflettori un problema che come SMI Formazione e Prospettive denunciamo da anni: l’imbuto formativo, la carenza di medici specialisti e di medici di medicina generale. Proprio per questo abbiamo deciso di sostenere l’iniziativa “Medici in Mobilitazione Permanente: Uniti per il SSN”, una mobilitazione che si svolgerà in varie piazze di città italiane». É quanto ha dichiarato Delia Epifani, Responsabile Nazionale del Sindacato Medici Italiani del settore Formazione e Prospettive, che rende pubblica la notizia della mobilitazione in tutta Italia, promossa da un ampio schieramento di associazioni mediche: Farmacia Politica, Rete della Conoscenza, Link Coordinamento Universitario, Salviamo Ippocrate, Segretariato Italiano Giovani Medici, Materia Grigia, Link Area Medica Pagina Nazionale, Chi si cura di te?, ER Ex Rappresentanti in prima linea.
«Non è più ammissibile parlare di camici grigi, imbuto formativo, emigrazione dei giovani medici verso l’estero, solo perché chi li ha formati durante il percorso universitario non è in grado di garantire loro un futuro formativo idoneo. È servita una pandemia per farci capire quanto sia importante un Servizio Sanitario Pubblico e quanto, allo stato attuale, questo necessiti di una importante rivalutazione. Non è più il momento di definanziare, di avere a che fare con una coperta sempre troppo corta. È il momento di ripartire, di reinvestire sul SSN e per farlo bisogna partire dalla risorsa più grande che abbiamo: migliaia di giovani medici che hanno il diritto e la voglia di specializzarsi. E di farlo nel migliore dei modi», ha aggiunto Epifani.
«Per queste ragioni ci uniamo alla mobilitazione e chiediamo: l’azzeramento dell’imbuto formativo, con un rapporto 1:1 tra neolaureati e borse di formazione specialistica; l’evoluzione del contratto del medico in formazione specialistica, con l’introduzione di forme contrattuali di formazione lavoro; la garanzia di una formazione di qualità; il riconoscimento della centralità della medicina del territorio, con la parificazione della formazione dei medici di medicina generale e quella dei medici in formazione specialistica. Come SMI Formazione e Prospettive, il 29 maggio saremo al fianco di migliaia di altri colleghi per chiedere a gran voce ciò che non solo i giovani medici, ma anche tutti i pazienti, meritano: la salvaguardia della professione medica, la salvaguardia del Servizio Sanitario Nazionale. È il momento in cui ognuno di noi deve fare la sua parte. Nessuno escluso», ha concluso Epifani.




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