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Politica

PRIVERNO, il sindaco Bilancia spiega le azioni messe in campo per contrastare il Covid-19

Ultimo aggiornamento: 4 Marzo 2024 12:46
Maria Giuseppina Campagna Pubblicato 28 Maggio 2020
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Il Coronavirus è ormai una realtà con cui ci confrontiamo da settimane, è stata eccezionale la mobilitazione generale del personale medico schierato in modo massiccio con il supporto di infermieri e volontari. Il quadro generale è di un grande sconforto perchè ci sono molti contagi avvenuti in questi giorni, soprattutto anziani. Abbiamo rivolto alcune domande al sindaco di Priverno, Anna Maria Bilancia, per fare il punto della situazione.

Quali sono i dati attuali della diffusione del Covid-19 a Priverno: quanti sono i positivi, i ricoveri, i pazienti guariti?

“Ci era quasi sembrato di essere quasi immuni al contagio perché a parte una persona risultata positiva, nel mese di aprile, completamente asintomatica, non avevamo avuto nessun problema. Anche quando nel Consultorio familiare è transitata una dottoressa romana scopertasi positiva in seguito ad uno screening, ci siamo preoccupati per qualche ora e poi la negatività di tutti gli altri operatori ci aveva riportato alla vita normale, una vita fatta di attenzioni alla salute che tutto sommato non ci aveva creato troppi affanni. Purtroppo una decina di giorni fa il virus ha colpito in un luogo frequentato da persone fragili dal punto di vista sanitario, il centro dialisi dell’ex ospedale regina Elena, e così ha avuto maggiori possibilità di diffondersi. Ad oggi contiamo 11 persone positive al virus residenti nel nostro Comune, di cui 5 ricoverate al Goretti di latina e 6 assistite a domicilio. Oltre a loro, legate allo stesso link, ci sono altre 5 persone risultate positive, quasi tutti operatori sanitari non residenti nel Comune di Priverno. Pertanto sono ad ora 16 le persone legate allo stesso cluster, tra pazienti dializzati, familiari degli stessi, operatori sanitari. Attendiamo ancora qualche tampone effettuato a familiari di persone che si sono positivizzate successivamente alle prime, e vedremo se ci saranno altri casi. Domani verrà ripetuto per la terza volta il tampone a tutti gli operatori e ai pazienti dializzati negativi che stanno perciò continuando a fare dialisi presso il Centro di Priverno. La stampa di oggi collegava al link della dialisi due casi di infermieri positivi del Goretti, ma non ci risulta almeno per ora alcun legame. Vedremo nelle prossime ore se questo cluster si chiuderà, ad ogni modo quello di cui siamo certi che è circoscritto e sottocontrollo”.

Il Coronavirus è ormai una realtà con cui ci confrontiamo da settimane: quali le maggiori difficoltà incontrate nel far rispettare il recente decreto governativo sul territorio da lei amministrato, il Comune di Priverno?

“Nel periodo del lockdown, abbiamo avuto sicuramente qualche difficoltà a convincere alcune persone a rispettare regole così rigide, ma grazie ad una azione di controllo da parte della Polizia Locale e dei Carabinieri, ad un’informazione accurata e costante e al dialogo continuo con i cittadini, la maggior parte delle persone ha mostrato un grande senso di responsabilità e si è comportata di conseguenza. Oggi con la ripartenza delle attività lavorative, dei locali, dei negozi e con la possibilità di circolare liberamente all’interno della propria regione, è molto più difficile perché nessuno riesce più a rinunciare alla libertà riconquistata. Il compito, quindi che ci siamo dati, è quello di sensibilizzare tutti, soprattutto i giovani, a rispettare le regole del distanziamento, le regole igieniche e ad indossare correttamente la mascherina quando occorre. Non appare un compito facile, ma credo che piano piano ci sarà una maggiore consapevolezza in tutti che non bisogna correre rischi che si possono evitare se vogliamo davvero tornare prima possibile alla normalità”.

Come sta affrontando l’emergenza la macchina comunale? Quali iniziative pensa di adottare, a livello locale, per dare un sostegno ai suoi concittadini, in questo periodo di emergenza?

“Fin dall’inizio siamo andati avanti con responsabilità e laddove le norme generali non bastavano, abbiamo dettato ordinanze e messo in atto una comunicazione di facile fruizione, attraverso i social e canali più diretti; abbiamo controllato con cura il rispetto delle regole, senza essere mai dispostici, per garantire la maggiore sicurezza possibile; abbiamo attivato servizi gratuiti di consegna della spesa e dei medicinali a domicilio per gli anziani, servizi di ascolto dedicati per sostenere le persone a livello emotivo e pratico, servizi di fornitura di beni di prima necessità alle famiglie in difficoltà, tessendo una rete cooperativa sempre più ampia in cui cittadini, associazioni, imprese e produttori si sono impegnati tanto per contribuire a rendere meno pesanti i danni che l’emergenza sanitaria ha prodotto nella vita di tutti i giorni. Ora il nostro lavoro è particolarmente focalizzato a fronteggiare l’altra emergenza, quella economica, che ancor più pesantemente si è sovrapposta alla prima, abbattendosi su tante famiglie. Il nostro Ente ha cercato subito soluzioni utili per rispondere alle prime urgenze e per alleviare la spesa a cittadini e imprese. Abbiamo sospeso i pagamenti delle rette comunali e disposto i rimborsi per i servizi non fruiti, alleggerito alcuni tributi locali, come la Tari e la Cosap, dilazionando le scadenze dei pagamenti di alcuni mesi, in questi giorni stiamo concedendo aree pubbliche agli esercizi del settore ristorazione da occupare gratuitamente fino al 31 ottobre 2020, scelta che avevamo già fatto, prima ancora delle indicazioni del governo. Abbiamo distribuito i buoni spesa finanziati dallo Stato e dalla Regione, abbiamo attivato uno sportello per orientare i cittadini tra le misure e i finanziamenti offerti dal Comune, dalla Regione, dallo Stato e da altri Enti pubblici e privati; abbiamo costituito un Fondo di solidarietà comunale di 75.000 euro, che speriamo di poter incrementare, destinato a sostenere le piccole imprese in maggiore difficoltà. Abbiamo organizzato e stiamo continuando a realizzare, in modalità videoconferenza, una serie di incontri con i settori produttivi e merceologici suddivisi per categoria, per affrontare con ognuna di esse problematiche e soluzioni da poter mettere in campo per gestire, insieme, piani di riaperture in “sicurezza”. Dal 3° giugno ripartiremo con il mercato settimanale che per un breve periodo si svolgerà il mercoledì con la presenza alternata degli ambulanti per poter dimezzare il numero dei banchi tenendo così insieme le ragioni economiche degli ambulanti e quella della sicurezza di tutti. Tra qualche giorno riapriremo in tutta sicurezza anche i nostri Musei che offriranno programmi di visita e laboratori culturali interessantissimi”.

Come state gestendo il lavoro del Consiglio Comunale per evitare la paralisi delle attività istituzionali?

“Il nostro Comune è rimasto sempre aperto, con tutti i suoi Uffici e così anche l’attività amministrativa, sia quella di indirizzo che quella gestionale è andata avanti. Sono stati rimodulati gli orari di apertura, di ricevimento del pubblico, assunte maggiori misure di sicurezza per i dipendenti e i cittadini, ma mai un utente ha trovato la porta chiusa perché è in questi momenti che il Comune deve essere ancora più vicino alla sua Comunità. E quando vi sono state emergenze e scadenze importanti come gli avvisi per i buoni spesa alcuni dipendenti hanno chiesto e ottenuto il telelavoro, altri hanno turnato con i colleghi per assicurare sempre la presenza e garantire tutti i servizi indifferibili che l’Ente deve erogare. Abbiamo eseguito riunioni, incontri e giunte sia in presenza, nel rispetto delle distanze, sia in modalità online e il prossimo sabato terremo anche il Consiglio comunale in video conferenza., nel quale discuteremo e approveremo regolamenti , tra cui anche quello per le assunzioni di nuovi agenti di Polizia Locale e indirizzi per la realizzazione di opere pubbliche importanti per lo sviluppo locale”.

Cosa ne sarà delle numerose iniziative estive?

“In questa seconda fase emergenziale, la fase della ripartenza, dobbiamo essere ancora più forti e soprattutto preparati per tornare al nostro vivere quotidiano, un buon vivere quotidiano che, però, deve essere differente, in equilibrio tra i propri bisogni e le possibilità di azione offerte dal contesto. E allora, tra i tanti obiettivi di un’Amministrazione Comunale, c’è quello di vedere una Priverno protetta e prudente, cauta, che nasce da una realtà storica oggettiva e da un sentimento di nostalgia, smaniosa di tornare a mostrare le sue ricchezze e le sue virtù, ad essere il luogo in cui vivere ma con un diverso modo di vivere. Ed è seguendo questa logica che abbiamo deciso di perseguire lo strumento informatico Mobilitapp, un’applicazione, completamente gratuita, nata con lo scopo di evitare assembramenti, che consentirà ai cittadini di Priverno e ai visitatori di prenotare ed organizzare, in maniera libera e autonoma, gli spostamenti in condizioni di massima sicurezza sanitaria e nel rispetto della privacy. Cominceremo ad usarla per la fruizione del Parco di San Martino, della Biblioteca comunale, dei Musei, dei concerti e degli spettacoli teatrali quando arriveranno e la metteremo a disposizione anche di esercizi di pubblico servizio. Priverno è il primo comune sulla Terraferma, secondo in Italia alla cittadina sarda di Pula, ad utilizzare il servizio offerto dall’App Mobilitapp. Abbiamo ipotizzato un marchio, un logo, uno stile di vita, una corrente per decollare con dignità. L’abbiamo chiamata la Priverno della Belle Époque per ripartire da lì, dove il tempo si è fermato, a rincorrere e far propria quell’epoca intrisa di pace e benessere nata a cavallo tra i due periodi della libertà e della sua scomparsa. Per questa stagione estiva daremo spazio a nuove forme di intrattenimento, invitando gli artisti, i musicisti, i danzatori e i teatranti locali a sfilare in passerelle di balconi, terrazze e dehors, tra le vie della città apparecchiate a brulicare di colori, vetrine, ristoranti, bar, musei, in un’urna a cielo aperto quale è la nostra città.La vita privernate ripartirà così dal profondo della sua anima, l’economia del paese verterà sulle proprie potenzialità, dalla prelibata arte culinaria tradizionale, alla stravagante musica e cultura locale, alle sue vetrine merceologiche, ai suoi tesori artistici che le rendono omaggio di essere una perla del Lazio. Esperimenti e idee per riportare sulle strade del paese colori di rinascita per i quali però solo il senso di responsabilità e il rispetto delle regole saranno le radici delle sua persistenza. ASSAGGIA LA CITTA’, ACQUISTA IN BOUTIQUE. VIVI PRIVERNO: un’iniziativa o meglio un invito per ridestare dignità alla rete commerciale cittadina, stimolando consumatori, concittadini e turisti a spendere a Priverno”.

Maria Giuseppina Campagna

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