«In molti in questi giorni, nonostante le spiegazioni dell’Assessorato ed il grande lavoro degli Uffici del Settore dell’Urbanistica del Comune di Terracina, attaccano in maniera pretestuosa l’amministrazione comunale perché ancora oggi nessuno ha percepito un solo euro per i danni del maltempo del 29/30 ottobre 2018. Non è ben chiaro (o forse lo è, ma è comodo far finta di non saperlo) che i tempi ed i modi delle procedure li ha stabiliti la Regione Lazio (Protezione Civile) su disposizioni del Ministero. Il Comune ha eseguito quanto disposto cercando di non escludere nessuno dei danneggiati dalla possibilità di accedere al rimborso», è quanto dichiarato da Pierpaolo Marcuzzi, Assessore all’Urbanistica della Città di Terracina, che ha poi precisato: «Ci tengo a ribadire che tutto il lavoro istruttorio la Regione l’ha completamente demandato al Comune nominandolo, dal giugno 2019, soggetto attuatore. Questo provvedimento ha rappresentato un peso gravoso per l’attività degli uffici, chiamati a svolgere una mole di lavoro imponente (che si è aggiunta all’ordinario) nel seguire tutti i decreti regionali che hanno consentito solo ora di arrivare alla conclusione dell’iter, senza poter usufruire di ulteriore personale. Nello stesso tempo però, la delega al Comune ha rappresentato un beneficio per i danneggiati che, per il complesso iter burocratico, hanno potuto relazionarsi con il personale del Comune evitando disagevoli e ripetuti viaggi a Roma. Rammento che per far riconoscere rimborsi ai danneggiati, il Comune, entro i primi 5 giorni post tornado, ha inviato alla Regione una relazione con tutti i luoghi, le attività e gli immobili danneggiati per il riconoscimento dello stato di Emergenza, passaggio fondamentale per il riconoscimento stesso intervenuto pochi mesi dopo».
Il totale dei rimborsi ai cittadini e alle attività di Terracina ammonta a 1.980.000 euro (a cui sia aggiungono circa 2.800.000 euro per il ripristino di strutture pubbliche, di cui 1.117.000 euro saranno erogati quest’anno).
La Regione ha chiesto al Comune di fare dei sopralluoghi puntuali per verificare che i lavori siano stati realmente eseguiti presso tutte le attività, mentre per le abitazioni si è provveduto ad un sorteggio del 10% delle pratiche. Anche per questo il Comune dovrà utilizzare proprio personale e potrà fare i sopralluoghi dopo il 3 maggio.
La Regione, entro fine maggio, invierà i soldi delle pratiche ricevute (abitazioni non ricadenti nel 10% delle sorteggiate) e il Comune liquiderà chi ha completato l’iter.
Per chi non l’avesse completato, i termini per farlo sono prorogati fino al 31/12/2020.




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