“Il consiglio comunale richiesto dalla minoranza si è rilevato una farsa con la complicità dei gruppi di Lega e Forza Italia”. Non utilizzano giri di parole Nancy Piccaro e Mario Romanzi, rispettivamente sindaco e vicesindaco di Roccagorga, per commentare quello che si è ritenuto uno dei momenti più bassi della vita politica nel paese lepino, il consiglio andato in scena domenica scorsa: “Si è svolto un consiglio farsa – dichiara Mario Romanzi – e questo perché in maniera pretestuosa il presidente del consiglio, violando il regolamento, non ha voluto far votare la pregiudiziale di annullamento che abbiamo presentato insieme al collega Luca Dottori. Era evidente fin dalla convocazione che l’ottica del consiglio comunale convocato non era quella di deliberare proposte per la collettività ma sperare in qualche inciampo della maggioranza”.
Il nodo era la proposta di istituire una commissione nell’ambito dell’ufficio di Presidenza (quindi con un rapporto di uno ad uno tra i capigruppo e con il sindaco che non avrebbe potuto avere voce in capitolo), ma mancavano i pareri degli uffici, mentre il secondo punto, sempre secondo Romanzi, non prevedeva alcuna proposta di deliberazione: “Nemmeno ai proponenti – ha spiegato il vicesindaco – era chiaro cosa si dovesse votare. Momenti di imbarazzo ed una brutta pagina della storia politica del nostro paese che si doveva evitare votando la pregiudiziale di annullamento di cui ero il primo firmatario”.
Sulla stessa riga del suo vice, anche il sindaco Nancy Piccaro ha spiegato con toni forti la propria delusione rispetto alla riunione che si è svolta all’interno dell’auditorium: “Quanto visto da rappresentate della comunità mi sconcerta profondamente. In piena emergenza siamo stati costretti a svolgere un consiglio comunale strumentale ed irregolare. Nessuna proposta di deliberazione, nessun parere dei responsabili dei servizi, nessuna pubblicità della adunanza, convocazione in modalità di riunione fisica in un momento in cui dovrebbe essere evitata ogni forma di aggregazione”. Secondo il primo cittadino le istituzioni sono state utilizzate per strumentali battaglie di carattere personale, una situazione quanto meno inopportuna in un periodo emergenziale quale quello che stiamo vivendo ed in cui la popolazione di tutto ha bisogno tranne che di assistere a questi triti e ritriti giochetti di un modo di fare politica che non ci appartiene: “Il gruppo consiliare Tradizione e Futuro prende le distanze da questo modo strumentale di fare politica”, ha concluso il sindaco.




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