Sprar a Roccagorga, o per meglio dire Siproimi? Il Comune continuerà ad occuparsene almeno per i prossimi due anni. E’ quanto ha stabilito l’ente, che nei giorni scorsi ha deliberato in giunta l’approvazione del Documento Unico di Programmazione, all’interno del quale un passaggio è dedicato proprio all’adesione al “Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati”, per il quale lo stesso Comune conta di incassare 680mila euro che poi saranno girati a chi se ne prenderà carico. Una scelta, quella dell’amministrazione comunale guidata da Nancy Piccaro, che avrà inevitabilmente ripercussioni. Già nei mesi scorsi, infatti, l’ente aveva palesato l’intenzione di proseguire su quella linea di accoglienza, trovando una veemente critica soprattutto da parte di Maurizio Fusco, presidente del consiglio comunale e locale coordinatore della Lega, che aveva stigmatizzato la scelta sostenendo che la stessa sarebbe stata presa senza la concertazione all’interno della maggioranza. Fusco aveva criticato, ma la risposta dell’ente era stata che quello era semplicemente un atto dovuto. Decisamente diversa la situazione attuale, con un documento deliberato che ufficialmente colloca Roccagorga tra i Comuni disposti ad entrare in queste procedure gestite dal Ministero dell’Interno. Lo stesso Maurizio Fusco, dopo la pubblicazione sull’albo online della delibera di giunta 26 del 17 marzo, votata dai presenti escluso l’assessore Lubiana Restaini, assente (che anche in passato aveva espresso perplessità sul tema), è tornato a chiedere spiegazioni, mentre il suo referente in giunta, Andrea Orsini, ha votato nuovamente in pieno accordo con il resto della maggioranza.
ROCCAGORGA, all’interno del Dup approvato in giunta spunta nuovamente la gestione dei richiedenti asilo politico




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