“Abbiamo chiesto, con una lettera aperta al Presidente dell’ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Medici) Alberto Oliveti di rimandare l’elezione per il rinnovo dei rappresentanti nell’Assemblea Nazionale. E’ troppo grave lo stato in versa l’intera categoria di medici, impegnata allo stremo per combattere la pandemia generata dal COVID 19“. E’ quanto ha dichiarato Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani (SMI).
“Il termine ultimo per la presentazione di candidature delle liste è il 17 aprile e la presentazione delle liste che deve essere corredata da firme di medici appartenenti ad almeno 32 ordini professionali. Ma immaginiamo i medici veneti che vanno in giro a raccogliere firme per sostenere la propria od altrui candidatura? O quelli di Bergamo? O, ancora, i colleghi che fanno turni massacranti in ospedale il cui unico pensiero è uscire vivi dalla trincea insieme ai propri pazienti? O i medici di famiglia che hanno perso colleghi/amici e che continuano a combattere a mani nude, sperando che non tocchi a loro, sperando di non essere, loro malgrado, causa di diffusione di malattia?“, si chiede Onotri.
L’attenzione dello Smi è rivolta a procurare i Dpi per i colleghi, sopperendo alle carenze strutturali ed organizzative. Un impegno rivolto alle istituzioni, che si cerca di convincere a testare con tamponi tutti i medici al fine di evitare la diffusione del contagio. Tutte le energie rivolte alla cura dei pazienti, a cercare soluzioni e non c’ è spazio per altro.
“Ci rendiamo conto, in ogni caso, che le elezioni degli organi delle casse privatizzate devono necessariamente svolgersi nei tempi che consentano il rinnovo degli organi alla data della loro scadenza. Ogni termine imposto dalla legge deve essere rispettato. Ma la legge nel prevedere termini presume anche la possibilità che si verifichino eventi che rendono impossibile il rispetto del termine, disciplinando il relativo regime giuridico. In questo caso, una prorogatio degli organi scaduti non solo è possibile, ma è doveroso nel momento in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza nel nostro Paese, anche alla luce dei provvedimenti messi in atto a tutela dei professionisti chiamati a fronteggiare la pandemia. Non rimandare le elezioni in questo contesto – conclude Onotri – significherebbe rinunciare ad un momento democratico importante per la nostra professione. Lo stesso appello accorato lo sottoponiamo a tutte le organizzazioni sindacali di categoria“.




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