L’attività di raccolta non si ferma neanche dopo le stringenti misure imposte per frenare il contagio da Coronavirus, infatti domani è prevista la donazione di sangue. L’orario è sempre lo stesso dalle 7 e 30 alle 10 e 30 e come chiarito da una nota del Ministero della Salute, datata 10 marzo 2020, la raccolta di sangue e di emocomponenti rientra tra le “situazioni di necessità” menzionate dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri. Di conseguenza sono autorizzati gli spostamenti dei donatori da e per le sedi di raccolta come pure gli spostamenti del personale che opera presso queste ultime. “Contestualmente però, come afferma in una nota il Presidente Nazionale Gianpietro Briola, la richiesta di sangue da parte degli Ospedali è diminuita per la sospensione di molti interventi chirurgici e di terapie non urgenti, differibili. Pertanto l’urgenza che si era immediatamente manifestata per i dubbi e le legittime perplessità di molti donatori, relativamente ai rischi connessi alla donazione, è rientrata e le scorte sono state compensate assicurando sangue ai pazienti cronici e disponibilità per emergenze di breve periodo. Quindi ora la parola d’ordine è ‘programmare’ per garantire continuità e stabilità del nostro sistema”. Perciò secondo le disposizioni governative di contenimento del contagio, è etico che anche la raccolta movimenti il minor numero di persone possibile e questo rende ancor più cogente la chiamata programmata secondo le necessità di scorta di sangue e limitando in questo periodo l’accesso alle sedi di raccolta ai soli donatori periodici. Infatti prima di recarsi al servizio trasfusionale è bene che il donatore contatti la struttura o associazione di riferimento così si potranno evitare file e lunghe attese, facilitando anche il lavoro del personale impegnato nel percorso della donazione e a garantire il rispetto delle misure di sicurezza.
Maria Giuseppina Campagna




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