La nota della Regione Lazio sul conferimento dei rifiuti prodotti da soggetti positivi al Covid19 in quarantena o quelli in isolamento precauzionale, sembrerebbe contribuire a generare confusione soprattutto tra i tanti Comuni del Lazio che continuano a chiedere agli impianti di trattamento se questi ultimi sono disponibili ad accogliere tale tipologia di rifiuto. Un tema delicato, quello dei rifiuti dei soggetti in quarantena, tanto più dopo le notizie provenienti da Napoli e da Roma: nel capoluogo campano un dipendente Asia è deceduto, nella Capitale tre operatori Ama dell’impianto di Rocca Cencia sarebbero risultati positivi al virus, tanto che nei giorni scorsi secondo notizie riportate anche dalla stampa nazionale ci sarebbe stato il 40% dei dipendenti rimasto a casa per paura di contrarre il contagio. E’ evidente dunque, che quello del corretto trattamento dei rifiuti, con le giuste procedure in questo particolare momento, è un tema quanto mai attuale e di grande importanza. La nota della Regione dispone la possibilità che questi rifiuti vengano trattati indifferentemente sia negli impianti Tm, che in quelli Tmb e Tbm. Tre tipologie di impianti con diverse metodologie di trattamento del rifiuto. Un tema che ha sollevato anche alcune richieste di chiarimento alla Regione da parte ad esempio dell’assessore all’Ambiente del Comune di Lanuvio, Mario Di Pietro, e anche del capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Ardea, Raffaela Neocliti. Nell’attesa magari di una nota più esaustiva e nell’incertezza che permane, dunque i comuni continuano a chiedere a tutti gli impianti chi sia disponibile ad accogliere questi rifiuti particolari.
COVID-19, rifiuti dei soggetti positivi in quarantena e delle persone in isolamento domiciliare: l’incertezza dei Comuni nel conferimento




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