Sono attimi di apprensione quelli che l’intera penisola italiana sta vivendo in questi giorni a causa del propagarsi, sempre più insistentemente, dell’infezione da Coronavirus. Come è noto, lo scorso 5 marzo il governo ha disposto la temporanea chiusura di scuole e università, un provvedimento necessario, data l’importanza di contenere il più possibile la diffusione del temuto virus. La misura ha però costretto migliaia di ragazzi a casa, senza la possibilità di giocare e studiare al fianco dei propri compagini come avveniva normalmente. Una situazione nuova e inaspettata, specie per i più piccoli, costretti a rinunciare, oltre che alle vecchie abitudini, anche a una buona dose di spensieratezza, probabilmente il valore più prezioso dell’infanzia. A restituire un pizzico di normalità ai loro alunni ci hanno pensato due insegnanti dell’istituto comprensivo Caio Valerio Flacco di Sezze Scalo che, facendo di necessità virtù, hanno colto l’occasione per far conoscere agli studenti un modo tutto nuovo di imparare. Si tratta di Silvia Rotundo e Paola Salvi, due docenti della scuola primaria del plesso di Sezze Scalo che stanno coinvolgendo gli studenti di terza elementare in un percorso didattico telematico. La prima, insegnante di italiano ed arte, ha escogitato un sistema semplice ed ingegnoso per mantenere alta l’attenzione dei ragazzi anche da casa: grazie alla collaborazione dei genitori, sta inoltrando quotidianamente delle registrazioni vocali a tutti gli studenti. Fiabe, racconti e testi del libro scolastico letti ad alta voce dalla maestra che, rivolgendosi direttamente ai bambini, dopo averli salutati calorosamente, li invita a seguire sulla pagina corrispondente del manuale. Della stessa tecnologia si sta avvalendo anche la collega di inglese, storia e geografia, la maestra Salvi, che, con piccoli espedienti virtuali sta tenendo il passo con il programma didattico delle sue materie, tentando di mantenere il più possibile intatto il clima di gioco e serenità che si respirava durante il normale svolgimento delle lezioni. Fare i compiti è diventato, allora, per gli studenti della Valerio Flacco il momento più atteso della giornata, c’è la curiosità per quello che è un modo tutto nuovo di fare scuola, c’è la voglia di ascoltare per qualche minuto la voce rassicurante della maestra, c’è la giocosità di un momento riservato a loro, ma, soprattutto, c’è la consapevolezza che prima o poi questa delicata emergenza sanitaria finirà, e dei compiti fatti a casa, ascoltando le registrazioni delle insegnanti, si dovrà presto rendere conto tra i banchi di scuola.
Francesca Leonoro




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