Nella mattinata di venerdì 25 ottobre, all’interno del salone d’onore del Foro Italico, gremito da ospiti illustri e e professionisti della stampa, si é svolta la seconda edizione del “Fair Play Day: una giornata dedicata ai principi della sana convivenza”, evento dall’importanza capitale per la trasmissione di informazioni e dei valori relativi alla tutela della sicurezza sociale e sportiva. L’evento, patrocinato dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play (CNIFP), presieduto da Ruggero Alcanterini, dall’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), presieduto dall’avvocato Ezio Bonanni e dal CONI stesso, rappresentato dalla vicepresidente Alessandra Sensini, si é svolto in un clima di cordialità e totale empatia. Un evento, in parallelo con la Settimana Fair Play, dedicato ad alcuni dei temi maggiormente sensibili che, in questo periodo di sommosse internazionali e lotte per la tutela dell’ambiente, stanno mobilitando le coscienze di tutti: dalle emergenze ambientali planetarie, alla diaspora umanitaria del Kurdistan e dell’area mediterranea, passando per la sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione al pericolo originato dalla presenza dell’amianto, fino al tema delle pari opportunità per la pratica sportiva. Durante la manifestazione sono saliti in cattedra per ricevere il meritato riconoscimento, illustri esponenti della condivisione di questi valori sociali e sportivi, tra i quali il professor Luciano Mutti, oncologo e ricercatore, simbolo della lotta contro le contaminazioni e le patologie da asbesto; Renato Mariotti, che ha musealizzato in itinere la storia etica del calcio; Michele Panzarino, che ha saputo ridar vigore agli fascia della “terza età”, trasformato migliaia di anziani inattivi in atleti determinati, in un certosino processo di partecipazione e allenamento, vanto planetario in campo motorio; Luciano Duchi, storico organizzatore della mezza maratona tra Roma e Ostia, dall’indubbia funzione sociale, con 44 edizioni e centinaia di migliaia di partecipanti all’attivo; Marco Lodadio, nuovo “Signore degli anelli” e vice campione del mondo; Giuseppe Gentile, nipote del filosofo Giovanni, che da “maestro di sport” continua a dispensare sapienza del gesto atletico, forte del primato del mondo e del podio olimpico a Città del Messico nel 1968; Vincenzo Vittorioso, dirigente di lunghissimo corso dello sport, da quello universitario, a quello olimpico, dal calcio al nuoto, oggi è al vertice del Settore Salvamento della FIN (Federazione Italiana Nuoto); Valerio Catoia, giovanissimo e talentuoso nuotatore paralimpico, divenuto “Alfiere d’Italia”, per aver salvato con coraggio un’adolescente nelle acque di Sabaudia; Cristiana Pedersoli, valente artista, erede diretta e ideale dei principi etici del padre Carlo (il compianto Bud Spencer), impegnata permanentemente con l’Associazione MOVE e il CNIFP; infine, Samuela Fronteddu, madre coraggio che, oltre la causa del figlio Giulio, ha sposato quella di tanti altri bambini e ragazzi nati con malformazioni o vittime di gravi incidenti, promuovendo “Energy Family Project Italia” e mobilitando solidarietà funzionale al ripristino delle abilità, anche grazie al supporto di istituti come il Santa Lucia e l’ITOP, che sono alla base e nella storia del paralimpismo come nobile opportunità riabilitativa. In prima fila per lo svolgimento dell’evento, l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) e da sempre impegnato nella lotta contro la “persistenza” dell’amianto, in una stoica campagna di sensibilizzazione legale e non, all’insegna della prevenzione contro l’esposizione al nocivo elemento. “La situazione delle scuole del Lazio e degli impianti sportivi al loro interno é preoccupante – ha dichiarato l’avvocato Ezio Bonanni. É stata censita la presenza di 64 tonnellate di amianto compatto e 150 chilogrammi di amianto friabile, determinando una sensibile situazione di rischio sia per il personale docenti, che per gli alunni stessi. É necessario un piano di bonifica a opera dello Stato, per eliminare questa reale e grave minaccia. Il dato che più preoccupa include 2.400 scuole esposte a tale pericolo, con circa 352 mila alunni e 50 mila individui facente parte del personale scolastico in tutto il nostro Paese. Senza escludere i numerosissimi impianti sportivi e le reti idriche, con 300 mila chilometri di tubature ‘compromesse’. Solo nel 2018, in Italia – ha concluso Ezio Bonanni – si sono verificato seimila decessi per colpa dell’amianto, ben 107 mila in tutto il mondo. Questi dati sono l’emblema di un’urgenza che non deve essere ignorata. Solo attraverso la prevenzione primaria sarà possibile evitare la formazione di malattie gravissime e letali, spesso in sinergia con altri agenti cancerogeni. In conclusione dell’evento, sono stati consegnati i “Premi Internazionali Bronzi di Riace”, sostenuti da Giuseppe Tripodi, volti a riconoscere valore alla caparbietà di coloro, sportivi e non, che hanno contribuito a far riscoprire e difendere valori di condivisione e partecipazione sportiva e sociale, fino a un’età avanzata: un premio per soli ‘guerrieri’. Tra attimi di commozione e riconoscenza, con l’attenzione rivolta alla salvaguardia del benessere sociale del nostro Paese, la premiazione del Fair Play Day si é rivelata un successo foriero di lucidi propositi, testimoniando come, attraverso la ricerca e la cooperazione, sia possibile cancellare dalla società quei difetti che ne opacizzano la fulgida bellezza.
Stefano Colagiovanni












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