Superata la crisi o, come ha spiegato in diverse occasioni il sindaco, il “momento di riflessione politica”, il Partito Democratico di Sezze ha iniziato a porre le basi per una sorta di rinascita nei confronti dell’elettorato e della stessa città. Nel corso di una serie di recenti riunioni, infatti, sono state avanzate proposte su una nuova sede a Sezze e, soprattutto, sulla necessità di dotarsi di un segretario comunale, sede rimasta vacante per diverso tempo e autentico “tallone d’Achille” del partito più grande all’interno della maggioranza consiliare setina. La questione della crisi, o come si voglia chiamare, ha però lasciato aperto un varco e la risoluzione del momento culminato con le dimissioni poi ritirate non ha accontentato tutti. Se da una parte Giovanni Bernasconi, il primo a sollevare la questione in consiglio comunale e il primo ad essere indicato per entrare in giunta, ha indirettamente confermato che alla prima riunione del consiglio comunale si dichiarerà indipendente (meno probabile un suo passaggio in minoranza), dall’altra va registrata anche la posizione di Armando Uscimenti, l’attuale capogruppo in consiglio del Partito Democratico che nei giorni scorsi ha protocollato le proprie dimissioni da questo incarico. Ufficialmente i motivi addotti sono di natura personale, ma sono tanti a credere che dietro questa decisione ci siano questioni di carattere politico, con lo stesso Uscimenti in predicato di entrare nell’esecutivo insieme a Bernasconi, salvo poi i ripensamenti che hanno portato ad una nuova giunta tecnica. Una situazione complessa, che adesso apre un fronte anche su chi diventerà capogruppo, se Eramo (ipotesi che sarebbe quantomeno inopportuna essendo presidente del consiglio) o una tra la Fiorini e la Di Pastina.
Sezze, il Pd prova a ristrutturarsi ma intanto Armando Uscimenti si dimette da capogruppo




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