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Mondoreale > Blog > Attualità > Latina, il segretario provinciale del PD Claudio Moscardelli fa il punto della situazione sul caso rifiuti e ABC
Attualità

Latina, il segretario provinciale del PD Claudio Moscardelli fa il punto della situazione sul caso rifiuti e ABC

Ultimo aggiornamento: 22 Luglio 2019 17:01
Stefano Colagiovanni Pubblicato 23 Luglio 2019
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‘Latina Ambiente’ voluta dal sindaco Finestra, società mista tra comune e privato, partì male e non ha mai funzionato. Il socio privato che fu scelto non aveva mezzi che furono, invece, acquistati dal comune. Costi stratosferici e servizio scadente. La differenziata inesistente o quasi. Zaccheo ereditò questa situazione e nonostante vari tentativi riuscì a cambiare poco. Nel 2006 l’amministrazione comunale commise un errore fatale. Il passaggio dalla tassa TARSU alla Tariffa Tia1 avvenne fuori termine. Era possibile questo passaggio entro il 30 aprile 2006 – secondo il codice dell’ambiente Ronchi che entrava in vigore -, mentre il passaggio venne fatto illegittimamente a maggio. La TARSU era riscossa male dal comune di Latina, c’erano molta evasione ed inefficienze per cui il comune doveva sempre rastrellare risorse dal bilancio per finanziare il servizio. Con il passaggio dalla TARSU a Tia 1 il comune in sostanza passava a ‘Latina Ambiente’ il compito di incassare le tariffe oltre a gestire il servizio: così si liberava del peso di ripianare per i mancati incassi da evasione e per avere più margini e più risorse a disposizione del bilancio comunale. L’espediente oltre che illegittimo perché adottato fuori termine aggravò la situazione. ‘Latina Ambiente’, oltre che costosa per i cittadini, a causa di costosi consigli di amministrazione e costosi incarichi professionali oltre a sprechi ed inefficienze clamorosi su cui torneremo, era preparata ancora meno del comune ad incassare le tariffe. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 2009 che ribadì che la Tia1 è un tributo e che doveva stare nel bilancio del comune e non nel bilancio di una società di diritto privato, nel 2010 il comune di Latina passava alla tariffa Tia 2. Successivamente a Zaccheo, il servizio subì un vero e proprio tracollo: pessimo e costoso per cittadini ed imprese e della differenziata neppure l’ombra. Tutto finiva in discarica. Caduto il sindaco Di Giorgi, il commissario Barbato voleva procedere alla gara europea di affidamento del servizio. Eletto Coletta a giugno 2016, ha bloccato la gara per l’affidamento del servizio. Intanto ‘Latina Ambiente’ era gestita dalla Curatela e si era nella fase della ipotesi di concordato. I debiti ammontavano a 25 milioni di euro: questo è il regalo alla città per un servizio inefficiente e costoso. Sentire esponenti della Lega (che c’erano prima con Di Giorgi e Maietta con la casacca del centrodestra) che vogliono candidarsi a guidare la città rappresenta una beffa per tutta Latina senza distinzioni politiche. La gestione della curatela produceva in un anno tre milioni di euro di utili. Questa è la misura di ciò che è stato fatto in danno dei cittadini e che ha prodotto 25 milioni di debiti. Solo con l’efficienza della gestione, la riduzione degli sprechi e in particolare con il controllo di settori delicati come il Magazzino dell’Azienda si sono raggiunti tre milioni di euro di utili. La giunta Coletta però non ha mosso un dito. Avrebbe potuto concludere il concordato chiudendo a stralcio con i debitori pagando poco più del 50% dei debiti ed avendo la società la proprietà della discarica. La nuova giunta ottenne così il clamoroso risultato di aver bloccato la gara e di aver fatto fallire ‘Latina Ambiente’. Tuttavia, ‘Latina Ambiente’ deve avere soldi dal comune e così alla società che va in fallimento il comune deve dare già svariati milioni di euro, tutti bloccati con appostamenti per il fondo rischi, e c’è tutta la partita dei 23 milioni di euro della Tia1 di cui il comune deve comunque in parte farsi carico, in quanto responsabile in ultimo del servizio di gestione dei rifiuti. Fallita ‘Latina Ambiente’, gli strateghi del comune hanno messo in piedi ‘ABC’, azienda comunale e fiore all’occhiello della nuova era. Peccato che i manager e il consiglio d’amministrazione si siano dimostrati inadeguati e senza esperienza e che il parco mezzi sia assolutamente obsoleto. ‘ABC’ si è rivelata senza capacità di ottenere dalle banche risorse finanziarie a cui deve provvedere il Comune, ossia i cittadini. Risultato: Latina è sporca, la differenziata bassa e il futuro è pessimo. Il PD ha costantemente incalzato e denunciato quanto sopra ed ha sempre avanzato proposte di governo. Inutilmente. Il tema rifiuti , per chi vuole misurarsi con il governo di Latina, non può essere bypassato facendo finta di nulla.

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