Nel giorno in cui si sarebbe dovuta chiudere una partita aperta lo scorso 29 maggio, dopo la decisione del sindaco di togliere le deleghe ai suoi assessori, è arrivata una nuova fumata nera, figlia di una serie di riunioni, una in particolare, che si sono tenute fino a qualche ora fa. Voci di corridoio parlano dell’ennesimo strappo all’interno della maggioranza, questa volta dovuto alle nomine, di competenza del primo cittadino, per la realizzazione dei nuovo esecutivo. Negli ultimi giorni la questione aveva riguardato direttamente anche il Partito Democratico, ma nemmeno l’intervento dei vertici locali, provinciali e regionali aveva permesso di dirimere la questione. Sul tavolo del sindaco diverse soluzioni, da quella di una giunta tecnica a quella più strettamente politica, con l’evenienza di far rientrare in consiglio alcuni degli esclusi della tornata elettorale di giugno 2017, chiaramente previe dimissioni di qualcuno tra gli attuali consiglieri comunali. Le ultime indiscrezioni trapelate, però, parlano di una nuova rottura all’interno della coalizione che esattamente due anni fa si impose al primo turno. Una situazione di stallo sulla quale il sindaco potrebbe prendersi ulteriore tempo per decidere. Ma sul tavolo, stavolta, oltre alle ipotesi e alle congetture per mettere in piedi il nuovo esecutivo, ce ne potrebbe essere un’altra, quella delle dimissioni del primo cittadino, che, sempre secondo le indiscrezioni, sarebbe molto deluso da come questa vicenda si sia sviluppata in queste settimane e starebbe seriamente meditando l’eventualità di lasciare il timone della città e di preparare un ritorno alle urne.




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