Sermoneta, Antonio Aprile lascia la carica di consigliere comunale

Arrivano a sorpresa, dopo il consiglio di insediamento di dieci giorni fa, le dimissioni di Antonio Aprile dalla carica di consigliere comunale ottenuta in qualità di candidato sindaco per la lista che lo scorso 26 maggio ha ottenuto poco meno del 25% dei consensi. L’esponente delle minoranze ha spiegato le motivazioni del suo abbandono dei banchi in una lettera aperta rivolta ai suoi concittadini: “Nella corsa a sindaco di Sermoneta ho messo tutto me stesso, è un impegno che ho accettato con entusiasmo e svolto con passione, ma sempre con la volontà di essere parte di un gruppo di persone e di competenze che fosse in grado di cambiare il futuro di questa città. I risultati – spiega ancora Aprile – purtroppo ci hanno detto che molta parte di Sermoneta non è ancora disponibile a cambiare passo e direzione, che il lavoro da fare è tanto. Il primo pensiero sarebbe quello di tener duro e proseguire nel mio ruolo di consigliere per almeno un paio d’anni, ma da imprenditore e persona abituata a programmare il futuro mi son detto che prima del cuore è importante ascoltare la ragione, ed è più giusto ed efficace, soprattutto nell’interesse di chi ci ha dato fiducia con il voto, passare la mano da subito”. Una scelta che permetterà di ottenere un seggio in consiglio ad Annarosa Centra, la prima dei non eletti nella lista “Aprile sindaco”, che entrerà nella massima assise cittadina e farà parte del gruppo guidato da Pierluigi Torelli. Sulla Centra lo stesso Aprile ha spiegato: “E’ una persona nella quale ripongo la massima fiducia, che sono sicuro potrà fare tutto quanto possibile, assieme all’altro consigliere eletto, perché le idee ed i progetti che avevamo messo in campo per il futuro di Sermoneta vengano in qualche modo apprezzati e condivisi dall’intero consiglio comunale, così come sicuro che sapranno costruire passo dopo passo un gruppo coeso e motivato, capace di crescere, di coinvolgere idee e competenze e di lavorare compatto per il bene di Sermoneta”. La lettera si conclude con i ringraziamenti per chi ha sposato questo progetto.