Terracina rappresenta uno dei tanti paradossi territoriali. Partendo dal mega monumento realizzato sulla sabbia lo scorso anno, passando per l’interruzione (ennesima) di quasi due anni della SS 699 Frosinone (Prossedi) – Mare (Ponte maggiore Terracina), con il ritardo (dalla prima data annunciata di fine dei lavori) di circa 15 mesi, dopo che la SS è stata ultimata a distanza di 40 anni dall’inizio dei lavori. Poi il tornado (o tromba d’aria) del 29.11.18 con il mare e la pioggia che hanno devastato il centro abitato di Terracina. Poi il 25.11.18 la voragine sulla Pontina (in corrispondenza della rotatoria per San Vito – Borgo Montenero – San Felice Circeo) con la strada chiusa fino al 19.4.19. Fatti più volte citati anche per avere finanziamenti importanti per pagare i danni. Ma nessuno parla della prevenzione da questi elementi climatici sempre più estremi per colpa del cambiamento climatico in atto favorito da una gestione scellerata in atto. Perfino il sindaco Procaccini aveva dichiarato: dobbiamo fare i conti con il cambiamento climatico in atto”. Lo stesso sindaco di Terracina è sempre pronto ad intervenire in favore dell’aeroporto civile a Latina Scalo. Sarebbe comprensibile se Terracina fosse collegata ancora con Latina Scalo. Invece da quasi sette anni questo collegamento è interrotto per il crollo di massi sui binari, come si vede dalle immagini tratta da Google Earth. Stranamente questo problema è scomparso da ogni agenda. Più volte è stato quasi impossbile raggiungere Terracina anche per i mezzi di soccorso in quanto anche l’Appia è stata più volte allagata dalle esondazioni del Linea proprio all’ingresso di Terracina. Dopo 7 anni, in un paese normale il problema doveva essere risolto. Dall’agenda politica è completamente scomparsa anche la messa in sicurezza della SS 148 Pontina tra Borgo Piave (Latina) e Terracina purtroppo una delle strade più pericolose. Eppure nel 2001 il Cipe ne aveva finanziato la messa in sicurezza insieme all’Appia. Mercoledì arriverà il giro d’Italia e qualcuno pagherà per questo evento che non si è compreso cosa promuoverà visto che la carovana dovrebbe subito ripartire per la tappa successiva la cui sede di partenza non sarà qui. Magari alla fine si riusciranno ad asfaltare qualche strada o a chiudere qualeche buca. Sicuramente era più urgente e sensato riaprire la ferrovia… La ferrovia Velletri-Terracina è una linea ferroviaria che collegò in origine Velletri a Terracina, transitando per le pendici occidentali dei monti Lepini ed Ausoni e lambendo le antiche paludi pontine. Dagli anni cinquanta risulta aperta parzialmente all’esercizio solo fra la stazione di Priverno-Fossanova e quella di Terracina, tuttavia dal 2012 quest’ultima tratta è stata sostituita da autocorse a causa di una frana.




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