Si sono introdotti all’interno di un distributore di benzina alle porte dell’abitato di Sezze scalo ed hanno cercato di rubare gasolio, ma il loro piano è andato in fumo per l’arrivo dei Carabinieri, che li hanno costretti alla fuga precipitosa. I fatti risalgono alla notte tra mercoledì e giovedì ed hanno visto come teatro il distributore “Esso” sulla Strada Regionale 156 dei Monti Lepini, preso di mira dai ladri. Due persone, approfittando del buio, si sono introdotti all’interno dell’attività e, dopo aver danneggiato le protezioni metalliche e i serbatoi del distributore, hanno tentato di asportare il gasolio dall’interno delle cisterne attraverso l’utilizzo di una pompa elettrica che avevano portato con sé proprio per mettere a segno il colpo, evidentemente studiato nei minimi dettagli. Il loro piano per prelevare il carburante, però, è stato interrotto dall’arrivo dei militari dell’Aliquota Radiomobile di Latina, allertati tempestivamente dalla locale centrale operativa che aveva ricevuto la segnalazione dagli stessi titolari della pompa di benzina, a loro volta allertati dal sistema di allarme delle pompe e delle cisterne che aveva iniziato a suonare. Alla vista dei Carabinieri i due si davano alla fuga a bordo del mezzo utilizzato per giungere nei pressi del distributore di Sezze scalo. Una fuga disperata, ma che però ha dato i suoi frutti. Dopo qualche chilometro, infatti, i due sono riusciti a liberarsi del mezzo pesante posteggiandolo ai bordi di un terreno e scappando attraverso lo stesso terreno, facendo perdere le tracce di sé nelle campagne circostanti e rendendo vani i tentativi dei militari di acciuffarli. Gli stessi militari si occupavano dell’autocarro utilizzato per la fuga, scoprendo che lo stesso risultava essere oggetto di furto messo a segno nei giorni scorsi presso una ditta di Terracina, che aveva debitamente denunciato il furto alle autorità competenti. Il mezzo, dopo un controllo da parte dei militari, veniva sottoposto a sequestro penale e unitamente allo stesso venivano sequestrati diversi attrezzi e taniche che i ladri avevano stipato al suo interno.




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