“Lunedì 07 gennaio 2019 nell’aula Consiliare del Comune di Sezze, abbiamo potuto constatare che l’unico sentimento che regna è la rassegnazione e la completa assenza di confronto politico – lo dichiarano in una nota diffusa a mezzo stampa le consigliere comunali di Sezze Bene Comune – In diverse occasioni, le Consigliere Comunali di SBC avevano sollevato la necessità di discutere alcuni argomenti rilevanti per la città di Sezze, tra cui il piano urbano del traffico (P.U.T.) ed il conseguente piano urbano dei parcheggi (P.U.P.). Proprio durante la commissione lavori pubblici del 07 gennaio 2019 è stato portato come O.d.G. tale argomento. All’audizione era presente il Comandante della Polizia Municipale Lidano Caldarozzi che ha relazionato in merito ad un P.U.P. datato 1992 delucidando l’assise di come tali strumenti siano di supporto al PRG e come sia necessario che la politica dia indicazioni sul tipo di città che vuole proporre al fine di adeguare i piani esistenti. E’ chiaramente emerso che la maggioranza, ad oggi, non ha idee chiare su come sogna la propria città e come vorrebbe organizzarla. Basti pensare che un piano urbano del traffico vecchio di 27 anni, non può far fronte alle nevralgiche condizioni in cui versa il paese e molti altri centri abitati limitrofi. La soluzione, ovviamente, non può esaurirsi con gli sporadici ed isolati interventi che si usano mettere in pratica in questo paese ma va ripensata in funzione di uno sviluppo sostenibile che tenga conto della qualità della vita in base alla qualità dell’ambiente. Pensiamo per esempio al fatto che non si ha il coraggio di rendere il centro storico isola pedonale, che non si riesce a risolvere l’annoso problema del parcheggio della Valicella, che vanno risolte le interferenze funzionali tra ingresso delle scuole ed ingresso “casa della salute” con picchi di traffico non facilmente gestibili che rendono pericolosi determinati momenti della giornata. Inoltre, si vuole realizzare un parcheggio alla Scalo in prossimità di Piazzale delle Regioni, radendo al suolo l’unico spazio verde rimasto nella zona, senza ripensare ad un progetto urbano d’insieme per qualificare tutta l’area con la possibilità di pensare a spazi sostenibili da vivere per i pedoni e non solo per gli automobilisti, dopo aver assistito alla realizzazione della già discussa rotonda che – conclude la nota – risulta un intervento non adeguato per un centro urbano”.




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